Vaccino Covid. Continuano ad arrivare buone notizie dal fronte vaccino anticovid. Dopo l’annuncio alcuni giorni fa dell’efficacia fino al 90% del vaccino americano della Pfizer, oggi è arrivata un’altra buona notizia dallo Spallanzani di Roma.
La dottoressa Maria Rosaria Capobianchi, docente di Biologia Molecolare e alla guida del Laboratorio di Virologia dell’Istituto Spallanzani ha dichiarato oggi in occasione dell’inaugurazione virtuale dell’anno accademico dell’Università UniCamillus che “il virus Sars-CoV2 cambia fino a 100 volte meno dell’Hiv. Questo aumenta la speranza di sviluppare vaccini efficaci”. L’istituto che guida fu il primo ad isolare in Italia il Sars-CoV2.
La notizia svelata dalla dottoressa Capobianchi emerge da un’analisi condotta successivamente alla recente pubblicazione di Microrganism che aveva evidenziato un cambiamento del virus tra le alte e le basse vie respiratorie.
“La Sars-Cov-2, come tutti i virus a RNA, ha un enzima di replicazione fallace e non preciso. Il virus quindi ha una variabilità che nell’organismo genera una quasi-specie, uno sciame di virus quasi uguali ma che presentano piccole variazioni fra loro. Potrebbe essere un meccanismo di evoluzione e di adattamento alle diverse sedi anatomiche dove il virus si replica. Lo abbiamo visto sia nel polmone sia nelle prime vie aeree respiratorie” – ha detto la dottoressa.
Vaccino Covid: la buona notizia dallo Spallanzani
“La buona notizia è che ha un genoma più stabile, meno sfuggente è più facile sviluppare vaccini che funzionano”.
Intanto dopo settimane di picco sembrerebbe che la curva si sia stabilizzando. A dirlo è il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Franco Locatelli: “Iniziamo a vedere un effetto delle misure intraprese con i vari Dpcm: c’è una iniziale, ma chiara decelerazione della curva dei contagi”.
Anche Gianni Rezza dello stesso istituto la pensa allo stesso modo: “Abbiamo apparentemente una tendenza alla diminuzione dell’indice Rt e questo sta a significare che c’è una tendenza alla diminuzione della trasmissione dell’infezione nel Paese. Tale tendenza se confermata nelle prossime settimane potrebbe essere conseguenza dei provvedimenti adottati. C’è però un aumento dei ricoveri perché i dati fanno riferimento alla scorsa settimana”.