Vialli prosegue la sua lotta contro il tumore al pancreas con grandissima determinazione ed estremo coraggio. L’immensa icona del calcio italiano apre il suo cuore durante una lunga intervista al portale Oggi e spiega la sua grande paura di morire.
Il capo delegazione della Nazionale Italiana nonché grandissimo amico di Roberto Mancini da diverso tempo prosegue le cure contro il cancro che l’ha colpito. Nonostante la sofferenza, la paura e i momenti di sconforto, Gianluca Vialli è riuscito a trovare dei momenti bellissimi e speciali in questi anni di malattia.
A seguito di questo, l’ex attaccante della Juventus ha spiegato all’interno del settimanale Oggi il suo pensiero in merito al tumore e alla vita che sta vivendo. Senza troppi giri di parole Gianluca ha confessato la sua grande paura di morire ma anche la grande curiosità di sapere cosa lo aspetti dall’altra parte.
Vialli racconta la sua malattia: “Ho paura di morire”
Intervistato dal settimanale Oggi, Gianluca Valli spiega che: “Però mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non poter portare a termine tutte le cose che voglio fare e la motivazione per tutti i miei progetti, mi sento molto fortunato”.
L’ex attaccante della Juventus è stato anche protagonista di un docu-show su Netflix dal titolo ‘Una semplice domanda’. All’interno dell’intervista, inoltre, ha riportato alcune importanti parole in merito alla sua lotta contro il cancro.
“La malattia non è esclusivamente sofferenza: ci sono momenti bellissimi. E la malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, essere anche un’opportunità. Non dico al punto di essere grato nei confronti del cancro, eh…” termina Gianluca Vialli al giornalista.
Il capo della delegazione della Nazionale Italiana ha così dimostrato un granissimo coraggio nei confronti della malattia che ormai da tempo non gli da tregua. Gianluca infatti, non ha nessuna intenzione di cedere ed è pronto a combattere come un vero e proprio guerriero per portarsi a casa anche questa vittoria.