Yara Gambirasio, la sua morte dopo tantissimi esami e investigazioni ha portato Massimo Bosetti a scontare l’ergastolo. Negli ultimi giorni a parlare di come abbiano gestito le indagini è proprio il comandante del Ris di Parma Giampietro Lago. La lunga inchiesta infatti, è stata premiata nella “Dna hits of the year dalla Gordon Thomas Honeywell Governmental Affairs 2017” per il lungo impiego svolto nel campo della genetica.
Gli agenti di Parma per scovare l’assassino di Yara Gambirasio hanno esaminato ben 25.700 diversi di Dna, partendo dall’Ignoto 1 fino ad arrivare a Massimo Bossetti. A spiegare come siano andati realmente i fatti è proprio il comandante dei Ris Giampietro Lago a Il Messaggero.
La piccola traccia maschile che ha dato il via alla ricerca del killer è arrivata quando sono stati esaminati gli indumenti intimi della giovane 13enne. È da quel momento che gli agenti hanno iniziato ad analizzare quella che poteva essere una traccia di Dna appartenente a chiunque.
Yara Gambirasio, i 25.000 esami di dna per scoprire il killer
Giampietro Lago ha così spiegato come si sono svolte le indagini e le migliaia di esami del Dna fino ad arrivare alla colpevolezza di Massimo Bossetti. “L’idea è stata quella di mappare centimetro per centimetro gli indumenti intimi, sezionati in piccoli quadrati ideali. Guardando poi su ciascuno per vedere se ci fosse qualcosa di diverso dal Dna di Yara” spiega il comandante dei Ris.
È proprio grazie a questi esami che in alcune porzioni di indumenti sono emerse delle tracce maschili. “Quando è stato individuato un Dna simile, sembrava fatta. Invece, l’esame ai fratelli di Damiano Guerinoni ha dato esito negativo”.
“Erano solo simili al Dna di Ignoto 1. Abbiamo ricostruiscono l’albero genealogico genetico di tutta la famiglia fino al 1719”. Le varie mappature e le indagini hanno portato a Massimo Bossetti.
La madre di quest’ultimo nel corso delle indagini si è sottoposta di sua spontanea volontà a un prelievo, portando così la verità a galla. È grazie a lei e alla determinazione degli agenti di Parma che si è fatta giustizia per la morte della piccola Yara con la condanna all’ergastolo per Bossetti.