Zona rossa dal 15 novembre, ecco cosa rischia la Campania. In realtà sono due le regioni che rischiano di passare a zona rossa a partire da domenica 15 novembre. Si tratta della Campania e della Toscana, che sono state considerate zona rossa a partire dal 15 novembre. Si attendono adesso le decisioni del Cts e l’ordinanza di Speranza che a quanto pare è già pronta.
“Prima di pubblicare l’ordinanza ho voluto chiamare personalmente il ministro Speranza che mi ha notiziato che la Campania è zona rossa”. E il ministero della Salute, scrive ancora l’agenzia Ansa, firmerà l’ordinanza che sarà valida dal 15 novembre”. Queste le parole dichiarate da De Magistris su Facebook, dove nelle scorse ore ha pubblicato un video.
Secondo alcune indiscrezioni, quindi, alcune regioni che restano gialle. Tra queste il Lazio, Molise, Trento, Sardegna e Veneto. Ad ogni modo, al momento i dati sono al vaglio del Comitato tecnico scientifico e dovranno essere confermati. La valutazione sembra essere ancora in corso.
Zona rossa dal 15 novembre per Campania e Toscana
Purtroppo, ad oggi i dati che sono stati comunicati dalla Campania e Toscana sarebbero da zona rossa. Il Ministero però avrebbe smentito e nelle scorse ore avrebbe confermato la zona arancione per l’Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e le Marche.
Riguardo la Campania, il governatore ha comunicato dei numeri che non desterebbero tante preoccupazioni.
“Oggi i dati della Campania per l’aspetto sanitario sono 3.900 nuovi contagi con percentuale di percentuali, su 25mila tamponi, del 16,5 percento. Da tre-quattro giorni la percentuale scende leggermente. Speriamo sia una tendenza. Sulla terapie intensive 190 su 256 posti disponibili, siamo al 27 percento di occupazione. Abbiamo oltre 500 posti letto disponibili per pazienti Covid.
Stiamo quasi completando lavoro informatico per risultati tamponi. Il 70 percento di chi fa il tampone riceve sul proprio cellulare entro le 24 ore il risultato. La Regione Campania rimane a oggi col tasso più basso di mortalità Covid. Non solo da febbraio a oggi ma anche il dato che riguarda da settembre a novembre”.
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