All’amato San Giovanni Battista sono dedicate ben due feste volte in giorni e mesi completamente diversi. Questo è un vero e proprio raro privilegio donato al Santo proprio come la Madonna e la nascita di Cristo.
Nella maggior parte dei casi la festa viene scelta secondo il giorno della propria scomparsa e quindi celebrata per ricordare a tutti i fedeli il momento in cui hanno varcato la soia del Paradiso. Per Battista però, nonché suo ruolo di Precursore, il compleanno terreno viene celebrato il 24 giugno nonché sei mesi prima della Vigilia di Natale mentre il suo m***rio viene commemorato il 29 agosto.
Nel corso degli anni sono stati milioni i fedeli che si sono domandati dove si trovino realmente le reliquie dell’amato Santo. Di seguito ecco la spiegazione e la risposta degli esperti.
Giovanni Battista, il Santo a cui sono dedicate due feste: Le sue reliquie
Il corpo del Battista è stato poi ridato ai discepoli, così che potesse avere una degna sepoltura, ciò che però notarono subito era la mancanza della testa poiché Erodiade aveva deciso di conservarla come un trofeo.
Da quel momento venne organizzato il pellegrinaggio attorno alla sua tomba, che venne eseguito anche nel II secolo con Adriano, dopo che riuscì ad avere indietro Gerusalemme, facendone una città romana.
La testa venne poi ritrovata miracolosamente a Gerusalemme agli inizi degli anni ‘70 del IV secolo, durante la costruzione del palazzo di Erode. La testa venne poi riportata a Costantinopoli, dando vita alla festa della decollazione del Battista e della traslazione delle reliquie.
Ovviamente si tratta di un’ipotesi, poiché all’interno della cattedrale francese i frammenti furono portati dopo due anni dalla presa di Costantinopoli dai crociata franco-veneziana. In quel periodo, infatti, moltissime reliquie vennero rubate, e poche ne sono rimaste al suo interno.
Un’altra reliquia legata al Battista sarebbe il suo indice, che secondo il racconto evangelico avrebbe utilizzato per indicare in Gesù “l’Agnello di Dio”. A custodirlo è L’Ordine di Malta, all’interno della cattedrale de La Valette. Una caratteristica in particolare che è sempre stata legata a questa reliquia, è che sa guarire le malattie degli occhi.
Non è ovviamente possibile avere dei contatti con la reliquia. Per questo i pellegrini in visita si devono accontentare di potersi lavare nella fontana in cui l’osso viene immerso regolarmente. Altri santuari hanno dichiarato di possedere altri preziosi resti.