Un altro miracolo di Padre Pio, la nuova testimonianza sul dono della bilocazione del santo. Francesco Forgione, la santità del sacerdote cappuccino, era una certezza per molti fedeli di fronte ai doni consegnati da testimoni.
Padre Pio, noto per le sue stimmate e bilocazioni, capacità di leggere le coscienze, mediare nella preghiera, guarire le persone.
Sono diversi i miracoli a lui attribuiti effettivamente. Francesco venne ordinato sacerdote il 10 agosto 1910 e il 28 luglio 2016 si stabilì a San Giovanni Rotondo dove rimase fino alla morte. Molti libri e testimonianze parlano di miracoli a lui attribuiti. Ecco l’ultimo.
Un altro miracolo di Padre Pio, la visita in cella e la bilocazione

Uno dei miracoli di Padre Pio riguarda il cardinale Jòzsef Mindszenty, l‘arcivescovo di Esztergom, primate e reggente d’Ungheria il quale venne arrestato dalle autorità comuniste nel dicembre 1948. Il tutto è stato raccontato da Angelo Battisti, direttore della Casa sollievo della sofferenza e dattilografo della segreteria di Stato vaticana, il quale è stato proprio testimone.
L’anno seguente venne condannato all’ergastolo, accusato di cospirare contro il Governo socialista. Otto anni in carcere e agli arresti domiciliari, poi liberato. Proprio durante gli anni del carcere, si è verificata la bilocazione di Padre Pio. Quest’ultimo un giorno si recò dall’arcivescovo che da tempo chiedeva di poter celebrare messa, per portargli pane e vino.
Fu in quella occasione che si verificò la bilocazione del frate, visto che dopo la messa celebrata dall’arcivescovo, Padre Pio si dissolse nel nulla. Nella notte del marzo 1965, Battisti chiese al cappuccino stimmatizzato “Padre, il cardinale Mindszenty ha riconosciuto Padre Pio?”.
Il Santo rispose “Ci siamo visti e ci siamo parlati, vuoi che non mi abbia riconosciuto?”. Con queste parole il Santo ha confermato la bilocazione avvenuta qualche anno prima in carcere. Battisti ha aggiunto “Poi, il diavolo è brutto, ma lo avevano ridotto più brutto del diavolo”, per via dei maltrattamenti subiti. Insomma, queste parole hanno anche dimostrato il fatto ha seguito sin dall’inizio il cardinale.