Non c’è che dire sul fatto che gli animali domestici sono proprio come i figli. Non è un modo di dire, ma anche per la legge potrebbe ben presto essere realmente così. Succede che in caso di divorzio, il giudice proprio come fa con i figli, potrebbe decidere l’affido del cane o del gatto in questione.
Gli animali domestici sono considerati al pari degli umani. Per questa ragione vanno tutelati e soprattutto va assicurato il loro benessere.
Per questo motivo accade che quanto due coniugi decidono di separarsi, il giudice interviene decidendo chi dei due deve prendersi cura dell’animale. Il giudice in pratica potrà decidere a chi affidare l’animale domestico.
Di certo questa è una grande novità, anche se non è ancora legge. Si tratta infatti di un disegno di legge, assegnato proprio in quest’ultimo periodo alla Commissione Giustizia della Camera.
Questo porta ad oggi le firme delle due deputate PD Patrizia Prestipino e Stefania Pezzopane. Nel caso in cui questo disegno di legge dovesse diventare legge, ai nostri animali domestici verrebbe garantito uno straordinario riconoscimento giuridico.
Inoltre, verrebbero garantiti anche tutta una serie di diritti che purtroppo al giorno d’oggi non sono attestati.
Animali domestici affidati dal giudice in caso di divorzio, il disegno di legge
Questo disegno di legge di fatto introduce un nuovo libro nel codice civile, ovvero il XIV Bis “Degli animali” che attribuisce agli animali lo status di essere in grado di intendere.
Propone anche tanto altro come ad esempio il divieto di impedire l’accesso agli animali domestici negli esercizi pubblici, scuole e luoghi di culto.
Si riconosce, inoltre, il diritto alla vita, alla salute ed a condurre un’esistenza dignitosa. Ciò che più però ha attirato l’attenzione è stata la parte riguardante l’affido dell’animale in caso di separazione o divorzio tra i coniugi.
Va detto che, il giudice dovrà scegliere il coniuge che meglio possa garantire il benessere psico-fisico ed etologico dell’animale. E’ questo quanto ancora si evince dal disegno di legge.
Cosa succede in caso di morte di uno dei due coniugi? Sembra che l’erede possa avere l’onore di allevare l’animale ma il Tribunale può decidere di affidarlo ad altre persone o associazioni animaliste.