Il Cammino di Santiago rientra tra i pellegrinaggi da compiere almeno una volta nella vita, alla ricerca di spiritualità e di preghiera. Il pellegrinaggio ha un significato profondo: un pellegrino parte per un viaggio di fatica, che sia interiore o esteriore.
Il viaggio comincia in Francia e ci permette di raggiungere la Galizia, dove potremo trovare la tomba di Giacomo il Maggiore, apostolo, fratello di Giovanni. Era presente durante la trasfigurazione di Gesù. La tradizione questo cammino ebbe inizio nel Medioevo.
Cammino di Santiago: perché farlo
Nel 1987, il Consiglio Europeo decise di istituire questo cammino come itinerario culturale europeo. Le strade che si snodano lungo il cammino sono dichiarate Patrimonio Unesco per l’incredibile bellezza e la pace che si prova.
Perché dovremmo decidere di partire per Santiago? Il motivo è interiore: molti partono per ritrovare la fede, per trovare la pace e la preghiera, per una maggiore spiritualità. Non è un caso, infatti, se molte persone in crisi interiore decidono di affidarsi allo scenario e alla tratta finale del cammino.
Ovviamente, il Cammino di Santiago deve essere percorso a piedi, poiché è proprio questo lo spirito del pellegrinaggio. Possiamo decidere di partire da soli, oppure con un gruppo di amici.
Sentieri
Ci sono vari cammini che si snodano per i pellegrini che decidono di intraprendere il viaggio. Per esempio, possiamo partire anche dall’Italia, prendendo la via Francigena, e percorrere la via Tolosana per raggiungere i Pirenei.
In Francia, invece, le vie erano differenti. Troviamo la bellezza di via Tolosana o la via Podense, che collegava i Pirenei a Roncisvalle. Per coloro che invece giungevano dall’Inghilterra, i percorsi partivano da Via Turorense fino a Roncisvalle.
Alla fine del viaggio, ci sentiremo e saremo diversi. E potremo ammirare la bellezza della Cattedrale di San Giacomo di Compostela, che è per i credenti uno dei punti di fede e di raccolta più importanti al mondo.