Come leggere l’oroscopo senza farsi influenzare? E’ proprio da questo all’apparenza semplice dettaglio che parleremo delle profezie che si autoavverano. In molti leggono l’oroscopo. Secondo una ricerca, ben 9 italiani su 10 si affidano alle stelle.
Alcuni, pur non credendoci affatto, lo leggono per curiosità. Poi, però, durante la giornata nel caso dell’oroscopo giornaliero o della settimana, dell’anno si avvera.
Ma è giusto dire che si avvera o siamo noi a voler farlo avverare? Per esempio, quando leggiamo di un nuovo incontro, cerchiamo di uscire, di non rimanere in casa. Così sul lavoro, se leggiamo nelle stelle che va bene, lo seguiamo.
A intervenire a riguardo è stato lo psichiatra Tonino Cantelmi, che lavora all’Università Europea di Roma. Riguardo all’oroscopo e ai comportamenti delle persone ha svolto tante ricerche, proprio per comprendere il meccanismo che lo regola.
“Siamo tutti suggestionabili e influenzabili: è il paradosso dell’irrazionale nell’era della tecnologia, che risponde a un bisogno ancora insoddisfatto, nonostante i grandi progressi della scienza, quello di controllare il futuro.”
Come leggere l’oroscopo
Il bisogno a cui si riferisce lo psichiatra è sostanzialmente sempre lo stesso, sin dall’antichità l’uomo domandava del futuro. Non poterlo conoscere né prevedere in anticipo ha fatto nascere l’astrologia, lo studio di come le stelle e i pianeti influenzano la nostra vita.
“In Italia, poi, tendiamo a essere superstiziosi. E se c’è chi guarda agli oroscopi con scetticismo, o come una forma di gioco collettivo, l’illusione ancora regge: nella migliore delle ipotesi sappiamo che è una sciocchezza, ma leggiamo lo stesso le previsioni per il nostro segno zodiacale.”
Tuttavia, è bene sottolineare che in alcuni casi ci sono delle profezie autoavverate. In psicologia esiste, ed è proprio la suggestione di ciò che leggiamo. Ciò che le stelle avevano previsto per noi si avvera perché noi ci crediamo e facciamo di tutto affinché sia così.
“Anche perché c’è un fenomeno in psicologia, quello della profezia che si autoavvera. Se veniamo suggestionati, alla fine ci condizioniamo e senza accorgerci facciamo realizzare il vaticinio che ci aveva tanto colpito.”