Tutti conoscono Natuzza Evolo, ovvero la mistica calabrese che nel tempo è riuscita a conquistare la fiducia di tanti fedeli. In tanti infatti si affidavano a Donna Natuzza, per via dei suoi tanti incontri ravvicinati con gli spiriti maligni.
È stata la stessa a raccontare alcuni episodi che sono accaduti proprio alla sua persona. Un giorno ad esempio mentre donna Natuzza stava riordinando la cucina, raccontò di aver visto una madre che tentava di prendere un vasetto di vetro che si trovava sulla credenza.
Natuzza in un primo momento pensò che si trattasse della mano del figlio, ma poi sì mosse il coperchio del vasetto e lei senza pensarci due volte, si scagliò contro una mano.
In seguito a quello scontro, la Donna Natuzza iniziò a sanguinare. Ma fu proprio in quel momento che vide davanti ai suoi occhi un uomo che rideva a crepapelle e che bestemmiava.
Non è stato di sicuro il solo episodio, ma stando a quanto riferito da Italia Ciampà, ovvero un’amica di Donna Natuzza, in tante altre occasioni il demonio si manifestò alla donna attraverso persone oppure odori nauseanti. Aggiunse in alcune occasioni delle notizie davvero terribili, talvolta anche false su alcuni amici, parenti e anche figli lontani.
Donna Natuzza: la testimonianza
“Una delle cose più impressionanti, per me, era assistere alle molestie che Natuzza riceveva da parte del demonio. Mi ricordo che una volta le sferrò un calcio violento sulle gambe e le caviglie sanguinarono all’improvviso, mentre lei invocava la Madonna di non lasciarla sola con la bestia.
Istintivamente presi un fazzoletto e mi misi a tergere il sangue sulle gambe di Natuzza. Dopo vidi che si era formata una strana immagine, come di un volto spaventoso, quasi una maschera macabra, semicoperta da un simbolo a forma triangolare, molto vistoso”.
È questo il racconto piuttosto scioccante di Italia.
Ma perché il demonio ce l’aveva con donna Natuzza?
Pare che il motivo fosse semplicemente uno, ovvero il fatto che la donna era solita aiutare i sacerdoti in crisi, facendogli ritrovare la propria strada vocazionale.
Molto importante è stata anche un’altra testimonianza, questa volta arrivata dal professor Valerio Marinelli il quale racconta. “Il 20 settembre 1982, facendo una visita a Natuzza nel primo pomeriggio, la trovai molto pallida e dolorante. Le chiesi cosa avesse e lei mi rispose che era caduta per terra battendo col fianco, con la spalla e la testa, e sentiva tanto male, particolarmente al capo”.
Sulla base delle esperienze passate però, la donna non era inciampata, ma era stata spinta dal demonio per terra.
“Spingere le anime verso Dio significa esattamente indebolire e vincere il potere che occultamente il demonio esercita sopra di noi”, è proprio questo quello che faceva donna Natuzza.
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