Se hai un buono postale della serie oro, c’è una piccola fortuna ad attenderti. I buoni postali della serie O, che sono stati sottoscritti tra il 1974 e il 1986, devono essere riconosciuti pienamente. Si applicheranno gli stessi interessi.
Dunque, non sono soggetti alle variazioni degli interessi: molte persone infatti avevano mosso una protesta proprio in virtù di questo motivo. Le serie con interessi d’oro, in realtà, erano la M, la N, la P e la O.
Per dodici anni, i buoni fruttiferi acquistati avevano reso davvero molto bene tutti gli interessi. Alle Poste Italiane, ovviamente, hanno detto che quei buoni erano stati in parte un errore. Il motivo? Tassi assolutamente sballati.
Infatti, erano stati erogati senza pensare minimamente alle variazioni in negativo dell’inflazione anno per anno, valore essenziale per calcolare il buono al giorno d’oggi. Altrimenti, si va incontro praticamente a interessi di valore altissimo.
“Sono i titoli più remunerativi mai venduti al pubblico“, hanno affermato alle poste e lo riporta anche il sito QuiFinanza. “Avevano tassi demenziali già per i tempi, li avevano basati su delle previsioni molto sballate e che si sono rivelate sbagliate.”
Hai un buono postale: Serie Oro
A riguardo, tra l’altro, si è dovuta pronunciare anche una sentenza del Tribunale di Cassino. Lo Stato, infatti, stava già pensando di andare a modificare il tesoretto. Ma non potranno farlo, poiché il calcolo degli interessi si stabilirà proprio sul pattuito.
La pronuncia Nrg 974/14, dunque, afferma che i detentori di tali buoni postali potranno ritirare tranquillamente i loro interessi, ovviamente basandosi sugli interessi del tempo. Durante gli anni ’70, le Poste Italiane hanno compiuto un errore.
Hanno garantito per 30 anni lo stesso interesse, calcolando l’inflazione come ai tempi: il 16% all’anno. Tuttavia, non appena il buono è arrivato quasi alla sua scadenza, sono cominciate le lotte e ovviamente i ricorsi.
Per anni molte persone hanno dovuto ricorrere alla Corte di Cassazione, soprattutto perché speravano di ricevere i loro interessi, come era stato pattuito. E adesso è tutto chiaro: nessuno può portare via il tesoretto alle persone.