I bambini non devono essere costretti ad abbracciare: ecco perché. Ogni bambino dovrebbe poter sperimentare le proprie emozioni nella maniera più consona. Mai costringere i bambini ad abbracciare, soprattutto se non lo vogliono. Sin dalla più giovane età, noi cominciamo a provare dei sentimenti e delle emozioni, spesso contrastanti tra di loro.
Essere costretti a trovare simpatico o divertente qualcuno, sebbene sia un parente, non è il consiglio migliore. Più volte la scienza ha cercato di studiare il comportamento dei bambini, soprattutto quando sono costretti a fare una azione che proprio non gli va. Il risultato? Potrebbero diventare scontrosi e usarlo come meccanismo di difesa.
Inoltre, i bambini solitari hanno bisogno dei loro tempi per comprendere determinate situazioni. Se noi acceleriamo i tempi, potremmo ottenere l’effetto contrario e non una miglioria o un passo in avanti.
Quante volte da bambini ci è capitato di dover fare qualcosa contro la nostra volontà? Non ci riferiamo ovviamente all’educazione o ad azioni corrette. Questa, dopotutto, dipende da molte cose.
Mai costringere i bambini ad abbracciare
Inoltre, molti genitori sono soliti dire ai propri figli: se fai questo (come abbracciare la nonna), ti do cinque euro. Ovviamente, sin da piccoli accosteranno l’affetto a un valore materiale. E non dovrebbe di certo essere così.
Tutti i bambini accolgono le proprie esperienze, che li formano e permette loro di crescere. Durante l’infanzia, il periodo più delicato per l’apprendimento, le esperienze sociali possono diventare un vero e proprio problema.
Ovviamente, salutare un parente o un conoscente, un amico, è sinonimo di educazione e di rispetto. Il bambino può anche dire semplicemente ciao, o fare un saluto con la manina. Non è obbligatorio abbracciare né imporre di farlo.
Cerchiamo invece di insegnare loro l’importanza di essere beneducati, ma senza forzarli. Un gesto è indubbiamente molto più naturale e importante se è fatto dal cuore. E diamo ai bambini la possibilità di essere gentili a modo loro.