Pasta riscaldata per dimagrire: perché mangiarla così aiuta la nostra linea? Non si tratta di un miraggio, ma di un vero e proprio consiglio degli esperti a tema benessere e salute e soprattutto a tema diete.
Secondo gli esperti, infatti, scegliere di mangiare la pasta dopo averla riscaldata può fare davvero bene alla nostra linea. Vediamo insieme perché.
Pasta riscaldata per dimagrire: evita il picco glicemico
Già leggere la parola pasta nella stessa frase della parola dimagrire fa storcere la bocca a molti di voi. Ma non perché non vi faccia piacere, ma perché siamo abituati a sentire parlare della pasta come al nemico numero uno della nostra linea.
Eppure si tratta di un mito che è arrivato il momento di sfatare. Se mangiata con alcuni accorgimenti e come sempre senza esagerare, infatti, la pasta può essere alleata della nostra dieta.
Non caso noi vi abbiamo già spiegato perché la pasta al dente fa ingrassare di meno rispetto a quella cotta. Oggi proseguiamo i consigli a tema pasta e dieta.
Anche la pasta riscaldata, infatti, può essere importante per dimagrire. Secondo la ricercatrice dell’University of Surrey, Denide Roberston, infatti, quando la pasta è a bassa temperatura si ha la formazione dell’amido resistente.
L’amido resistente non viene attaccato dagli enzimi che lavorano nel processo digestivo. Ma cosa significa questo? Significa che la pasta riscaldata ha una doppia importanza per il nostro benessere.
Innanzitutto, riduce il picco empatico di insulina e glucosio rispetto a quella mangiata dopo esser stata scolata. Questo vuol dire che mangiare pasta riscaldata ci aiuta a tenere sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue.
Ma non solo, perché la pasta riscaldata ha un altro importante ruolo. Se mangiamo la pasta riscaldata, infatti, assumiamo meno calorie.
Questo succede perché quando abbiamo un indice glicemico troppo alto siamo portati ad avvertire di più il senso di fame. Al contrario, un basso indice glicemico ci fa sentire meno affamati e dunque siamo portati ad assumere meno calorie.