Con le pensioni riscatto della laurea è conveniente? Il riscatto della Laurea, almeno a livello teorico, piace ai lavoratori ma come funziona e se è davvero conveniente non è ancora chiaro. Il riscatto della laurea consiste nel convertire gli anni trascorsi all’università in anni utili per l’anzianità contributiva che sommati a quelli di lavoro permettono di andare in pensione prima.
Impossibile ottenere il riscatto se durante gli studi universitari è stata svolta un’attività lavorativa e se si è stati quindi già assicurati, e sono molti gli studenti universitari che hanno un lavoretto per mantenersi agli studi che quindi rimarrebbero fuori dalle norme sul riscatto.
Pensioni riscatto della laurea
Si può ottenere se si è in regola il riscatto con lo sconto, cioè il riscatto agevolato. Il nuovo sistema agevolato, entrato in vigore il 29 gennaio di quest’anno grazie all’articolo 20 del decreto legge 4/2019, consente il riscatto fino a cinque anni, anche non continuativi, di contributi per la pensione.
Al comma 6 è previsto il riscatto agevolato dei periodi contributivi del periodo di studi, pagando un onere ridotto (circa 5mila euro annui). Ma attenzione, il riscatto vale solamente per chi si è Laureato nei tempi previsti, non per chi è andato fuori corso per uno o più anni; quindi informatevi bene per capire se avete o meno i requisiti.
I requisiti
I requisiti necessari per il riscatto di laurea sono i seguenti:
– aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
– i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali richiamati dall’articolo 2, comma 1, decreto legislativo 184/1997;
– essere titolari di contribuzione (almeno un contributo obbligatorio) nell’ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto, salvo quanto previsto dalla legge 24 dicembre 2007, n. 247 per le domande presentate a decorrere dal 1° gennaio 2008.
Sul sito dell’INPS potrete informarvi meglio e controllare se avete tutti i requisiti. Finora le richieste stanno aumentando; infatti la maggior parte arrivano dai lavoratori del privato (27.348), mentre quelle del settore pubblico si fermano a 5.149.
L’incremento è stato forte soprattutto nei primi mesi di applicazione della misura: si passa infatti da 5.920 istanze a marzo, il mese in cui sono entrate a regime le nuove norme, a 7.020 in aprile fino alle 8.060 di maggio. A giugno si riscende a 6.267 e a luglio a 5.230″.