Una pianta giapponese potrebbe aiutarvi a prevenire e rallentare l’invecchiamento. Stiamo parlando dell’Angelica Keiskei. Questa pianta a foglie, molto diffusa in Giappone, potrebbe contenere un composto anti-age. Come è stata fatta la scoperta?
Alcuni ricercatori hanno notato come vermi, moscerini e lieviti vivessero più a lungo a contatto con le sue foglie.
L’Università di Graz ha deciso di approfondire i suoi benefici. L’Istituto NAWI ha poi collaborato con l’Istituto Medico di Dusseldorf in Germania.
Ormai, è da un po’ che la pianta giapponese è oggetto di studio da parte dei ricercatori. Hanno deciso di concentrarsi sulle proprietà delle foglie.
Dopodiché, hanno effettuato un test di laboratorio, estrapolando le sostanze benefiche dalle foglie e servendosi dei moscerini della frutta.
Dopo averli studiati a fondo, ne è emerso che le foglie allungano la loro sopravvivenza del 20%. Adesso, è il momento di studiare gli effetti sulle cellule umane.
Da un primo test, hanno riportato che questa speciale sostanza può, in effetti, contribuire al rallentamento dell’invecchiamento delle cellule umane.
Pare che le molecole presenti nelle foglie possano attivare l’autofagia. Che cos’è? Un processo importante che contribuisce alla pulizia delle cellule.
Attualmente, lo studio sta ancora continuando e deve essere ulteriormente testato. Non si escludono, però, dei risvolti interessanti, come trattamenti anti age efficaci. Vi terremo aggiornati.