Riaperture scuole. Tra poche settimane dovrebbe esserci il ritorno a scuola per migliaia di studenti italiani. Ma ci sono ancora tantissimi dubbi e problemi da risolvere. In primis la preoccupazione per l’aumento dei contagi che potrebbe mettere a rischio il ritorno allo studio.
A lanciare l’allarme è stato il consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza Walter Ricciardi che ha dichiarato al Messaggero: “Il rischio che i bambini non possano tornare a scuola c’è”. “Noi possiamo e dobbiamo lavorare perché le scuole riaprano, ma è chiaro che se abbiamo una esacerbazione e una crescita dei casi, si riapre un enorme punto interrogativo, perché di fatto in queste condizioni le scuole potrebbero essere fonte di nuovi focolai”.
E purtroppo nelle ultime 24 ore c’è da registrarsi ancora un aumento dei casi: 403, un più 83 rispetto al giorno prima. Maggiore però il numero di tamponi: 54mila contro i 30mila del giorno precedente.
Riaperture scuole: nei prossimi giorni riunioni per stabilire criteri e priorità
Il governo domenica aveva deciso per la chiusura delle discoteche fino a 7 settembre e l’obbligo di mascherina anche all’aperto nei luoghi affollati dalle 18 alle 6 del mattino. Una scelta presa anche per garantire la riapertura delle scuole tra qualche settimana.
Nei prossimi giorni ci sarà la riunione del comitato tecnico scientifico che dovrà dire la sua innanzitutto sull’uso della mascherina in aula. Si dovrà decidere se gli alunni dovranno indossarla per tutto il tempo o solo in determinati momenti dove il distanziamento non è garantito.
Nelle prossime ore è prevista anche una riunione convocata dal ministero dell’Istruzione con il commissario straordinario Domenico Arcuri e i sindacati. Si stabiliranno criteri e priorità nella distribuzione dei banchi nelle varie regioni. Il rischio è che la consegna dei nuovi banchi richiesti dal ministero non avvenga in tempo con l’inizio dell’anno scolastico e si dovrà così prendere delle decisioni su chi fornire per primo.