Santa Teresa di Lisieux, l’arte della missione in quarantena. Anche se stiamo attraversando un momento difficile a causa del Coronavirus, non dobbiamo dimenticare che possiamo seguire anche la vita religiosa in quarantena ispirandoci a Santa Teresa di Lisieux.
Proprio lei, che visse nella sua stanza minuscola in Convento, continuò a portare la parola di Gesù in giro per il mondo. Dalle piccole azioni quotidiane, fino all’allestire un vero e proprio angolo per la preghiera, possiamo seguire la vocazione.
Non dimentichiamo mai che Gesù è in tutte le case, che Dio ci ascolta in tutti i luoghi e che noi siamo i suoi figli. Seguiamo l’amore, ritagliamoci giornalmente dei momenti per pregare e proprio per trovare Gesù. Il nostro modo di vedere cambierà.
La missione più grande
E’ Santa Teresa di Lisieux che ci insegna che la missione più grande è proprio l’amore. Ciò che c’è nel nostro cuore è grande, la fede ci porta a credere davvero. Dalle parole della Santa, possiamo comprendere che la missione religiosa continua.
“Gesù, amore mio, finalmente ho trovato la mia vocazione. La mia vocazione è l’amore!” Questo scriveva la Santa, ed è il valore più grande che potremmo avere. Non importa se siamo chiusi in casa, possiamo comunque donare, aiutare i più deboli.
Santa Teresa di Lisieux: seguiamo la patrona delle missioni
La carità della vita quotidiana
I piccoli atti di carità quotidiana fanno la differenza. Non possono mancare gesti e parole gentili, perché sono questi che salveranno il mondo. Dobbiamo seguire una vocazione profonda, come insegna Gesù, e aiutare sempre in ogni momento.
“Se resti sempre fedele a far piacere a Dio nelle piccole cose, Egli sarà obbligato ad aiutarti nelle grandi.” Non dobbiamo fare grandi gesti, è nelle piccolezze che vediamo grandi gli spiriti e le anime. E Dio ci assisterà per i gesti più grandi.
Pregare per coloro che combattono e soffrono
La Santa delle missioni ci insegna che è fondamentale pregare per chi in questo momento sta lottando e soffrendo. Nella quarantena da Coronavirus, non dimentichiamo di pregare chi in questo momento sta compiendo un grosso sacrificio.
Santa Teresa scrisse e pregò dalla sua stanza in convento per due preti, Padre Maurice Bennière, che era in Africa come missionario, e padre Adolphe Roulland, in Cina. Preghiamo anche per i Santi della Porta Accanto, come medici e infermieri.
Un momento per pregare
Basta molto poco per ritrovare proprio Cristo nelle nostre vite. Un angolo della propria casa che diventi preghiera, dove stare da soli o anche con la nostra famiglia. Diventerà un rito prezioso per la famiglia, di unione con Gesù.
L’angolo della preghiera non deve essere necessariamente grande o ricco. La cosa più importante è infatti che deve essere personalizzato, in base a ciò che crediamo. In quell’angolo, riscopriremo l’arte della preghiera, di credere in Cristo.