San Domenico di Guzmàn è nato nel 1170 in Spagna, nel villaggio montano in Castiglia, Carleruga. Sin da giovanissimo ha mostrato un grande interesse per la religione, con comportamenti volti alla povertà e alla castità.
A descriverlo in modo minuzioso ci ha pensato la beata Cecilia Cesarini: “Era di media statura ed esile di corpo; aveva un bel viso e la carnagione rosea; i capelli e la barba tendevano al rosso; gli occhi erano belli. Dalla sua fronte e di tra le ciglia, irradiava come uno splendore che a tutti ispirava rispetto e simpatia”.
“Rimaneva sempre sereno e sorridente, tranne quando era addolorato per qualche angustia del prossimo. Aveva lunghe e belle mani e una voce forte e armoniosa. Non fu mai calvo, ma aveva la corona della rasura tutta intera, cosparsa di qualche capello bianco”.
Il miracolo del pane realizzato da San Domenico di Guzman
A soli 15 anni decise di trasferirsi a Palecia per studiare Teologia, fino al 1196-1197, anno in cui entra a far parte del Capitolo dei Canonici di Osma. Nel 1201 è diventato vescovo, per poi viaggiare verso la Danimarca assieme a Diego di Azevedo.
Domenico morì il 6 agosto del 1211 a Bologna, mentre nel 1234 Papa Gregorio IX essendo suo grande amico decise di canonizzarlo iscrivendolo tra i santi. Questo, dopo solamente 13 anni dalla sua scomparsa.
Tra i miracolo più noti di San Domenico, spicca il miracolo del pane: Un giorno, durante gli ultimi anni di vita a Bologna, mancava il pane in tavola. Ma lui diede comunque l’ordine di apparecchiare la tavola e di sedersi, attendendo con pazienza il pranzo alzando le mani al cielo ed invocando il Signore.
Proprio in quel momento, due giovani dal bell’aspetto entrarono ed iniziarono a distribuire del pane ad ogni frate presente a tavola. Subito dopo, hanno lasciato la casa salutando San Domenica. Ancora oggi, di quella tavola si conserva una parte di asse.