Lo smalto semipermanente può essere davvero un rischio per la nostra salute. Questo tipo di smalto è stato lanciato per la prima volta nel 2010, da un Brand piuttosto noto.
E’ uno smalto molto particolare, che viene applicato sulle unghia attraverso un kit apposito. Questo ha una durata di circa 3 settimane ed è particolarmente diffuso tra le donne di qualsiasi età.
Ma cos’è effettivamente il semipermanente e come è possibile in qualche modo limitarne i danni?
Cos’è il semipermanente
Si tratta di un prodotto fotoindurente in gel, che si applica sulla superficie delle unghie così come uno smalto tradizionale.
Il semipermanente è considerato una sorta di via di mezzo tra lo smalto comune e la ricostruzione in gel.
A differenza del normale smalto però, garantisce una durabilità maggiore oltre che la possibilità di avere delle unghie sempre curate e sempre al top.
Questo può essere effettuato o in un centro estetico specializzato o anche a casa propria, l’importante è avere a disposizione sempre il kit apposito.
Riguardo il kit, è uno degli elementi principali affinché lo smalto semipermanente possa avere una durata di circa 3 settimane, è la lampada a ultravioletti.
Gli studi
Sono tanti gli studi effettuati proprio sulle radiazioni UV della lampada ultravioletti e in generale sul semipermanente. I risultati hanno evidenziato che potrebbero esserci delle conseguenze particolarmente dannose per la salute di unghia e pelle.
Nello specifico un recente studio ha sostenuto come possono esserci dei rischi seppur limitati di tumore e di invecchiamento della pelle di mani e piedi.
Un altro studio effettuato da Leonardo Celleno, dermatologo del centro ricerche cosmetologiche dell’università Cattolica di Roma, ha invece sostenuto come il rischio più concreto sia quello della fragilità ungueale.
Il semipermanente fa male?
Una cosa però, al di là degli studi, sembra essere certa, ovvero fa male nel caso in cui venga utilizzato in modo eccessivo.
In genere lo smalto semipermanente dovrebbe essere applicato soltanto una volta al mese.
Ad essere sotto accusa sono tutte le sostanze che vengono utilizzate per fare il semipermanente. Quali? Dai solventi, alle sostanze chimiche, alla Lima.
Utili accorgimenti
Innanzitutto è bene recarsi presso un centro professionale di ricostruzione unghia, per avere garantita la qualità, l’igiene e anche la sterilizzazione di tutti gli utensili.
Non bisogna effettuare manicure e pedicure qualora la pelle abbia problemi di sensibilità oppure di infezioni. Non eccedere nella frequenza delle applicazioni dello smalto semipermanente, limitando anche le esposizioni agli UV.
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