Le 10 storie più famose di persone sepolte vive. L’argomento di cui vi parleremo oggi vi farà un po’ preoccupare, ma fortunatamente non viviamo più nell’800, quindi sedetevi, spegnete le luci e leggete una delle storie più inquietanti – e purtroppo vere – dei nostri tempi.
I progressi della medicina sono stati notevoli, soprattutto nel corso dell’900. Questo ha fatto in modo che non vi fossero più casi di… persone sepolte vive. Ebbene, sì: i dati che abbiamo raccolto in giro sono molto preoccupati.
Nel 1895, il medico inglese J.C. Ousley affermò con coscienza che 2.700 persone ogni anno erano sepolte vive. Parliamo di cifre davvero importanti, tanto che le autorità dell’epoca si affrettarono a smentire. Voi direte penserete, a questo punto, che smentirono i casi.
No, ridussero solamente il numero a 800 persone. La morte apparente è sempre molto discussa. Basti pensare che oggi, grazie a un macchinario, possiamo far ripartire il cuore.
Il fenomeno di “seppellire vive le persone” diventò uno dei temi più scottanti, fino a essere il grande protagonista della letteratura dell’800. La paura di essere sepolti vivi porta il nome di tafofobia.
10 storie di sepolti vivi
Se la cosa vi sembra assurda, questo aumenterà la vostra ansia. Infatti, venne aperto un Ospedale per i Morti, in cui si attendeva qualche giorno per accertarsi che fossero realmente deceduti. E ora ecco a voi i dieci casi di persone che sono tornate dal Mondo dei Morti.
Madame Blunden nel 1896: la povera signora Blunden venne sepolta nella tomba di famiglia. Una scolaresca stava giocando nei dintorni del mausoleo, quando avvisarono di sentire dei rumori strani. Quando controllarono, trovarono la Blunden con le unghie distrutte, il volto stanco. Esalò l’ultimo respiro prima di morire.
Madame Bobin nel 1901: la Bobin era appena tornata da un viaggio in Inghilterra dall’Africa Occidentale. Sembrava che avesse contratto la febbre gialla: fu portata all’ospedale, dove venne dichiarata morta. Uno degli infermieri non era sicuro della sua condizione e avvertì le autorità competenti. Riesumata, la Bobin era morta di asfissia e la famiglia vinse una causa di 8.000 sterline.
Anne Greene nel 1650: Anne Green visse sicuramente una vita sfortunata. Serva di una grande casa padronale, rimase incinta di uno dei figli del padrone. Purtroppo, il figlio morì prematuro: Anne lo seppellì e poco dopo venne condannata a morte per impiccagione. Quando il suo corpo venne spedito alla scuola locale di medicina, i giovani medici si accorsero subito che fosse viva e le diedero un cordiale. La ragazza si riprese.
Giulio Maria della Somaglia nel 1830: la storia di questo sfortunato cardinale, dichiarato morto il 2 novembre, è davvero orribile. Stavano preparando il suo corpo per l’imbalsamazione, quando l’imbalsamatore procedette con il taglio del torace. Ovviamente, della Somaglia morì a causa della ferita.
Degli aneddoti
Duns Scoto nel 1308: la storia del filosofo Scoto ci fa comprendere quanto fosse davvero possibile sbagliare nel dichiarare la morte. Scoto morì nel 1308: il posto del suo eterno riposo era una cripta di pietra sigillata. Quando la aprirono per seppellirvi un’altra persona, mesi dopo, i frati trovarono Scoto non nella bara, ma all’ingresso. Il suo volto era una maschera di terrore e paura.
Marjorie Elphinstone nel 1600: per la Elphinstone, sepolta viva nel 1600, c’è un lieto fine. Dichiarata morta, la sua bara fu profanata da alcuni imbecilli che volevano rubarne i gioielli. Ovviamente, la Elphinstone li mise in fuga, spaventandoli per essere tornata in vita, e visse altri 15 anni.
Matthew Wall nel 1571: “Old Man Day” è la tradizione che si festeggia ogni anno a Braughing, proprio in onore di Matthew. Il corteo stava portando la sua bara verso la chiesa di Santa Maria Vergine, quando Matthew cominciò a bussare contro il legno, per avvertire che fosse vivo. Era probabilmente caduto in coma.
Abdel-Sattar Badawi nel 1997: sì, avete letto bene. Purtroppo, questo è un caso molto recente. Badawi fu dichiarato morto, posto nella bara e condotto all’obitorio dell’ospedale. Badawi si risvegliò nella bara e riuscì a uscire, mormorando parole del Corano. Uno dei paramedici che lo incontrarò morì di infarto.
Una storia che lascia senza parole
Lyudmila Steblitskaya nel novembre del 2011 e nell’ottobre del 2012: questa è la storia della donna che venne dichiara morta non una, bensì due volte. La prima volta, a novembre, la signora si risvegliò in tempo, perché qualche minuto dopo le avrebbero praticato l’autopsia. Anche nell’ottobre del 2012 la dichiararono morta. Stavolta, però, visti i precedenti, i medici attesero… e fecero bene! La signora è ancora viva e in ottima salute.
Fagilyu Mukhametzyanov nel giugno del 2011: lo so, vi avevamo detto che era l’800 il periodo più preoccupante. E, invece, gli ultimi casi sono piuttosto recenti. Purtroppo questa storia è davvero triste: la donna russa, che aveva 49 anni, venne sepolta viva e si risvegliò nella bara, proprio per i canti funebri. Terrorizzata a morte dell’essere stata sepolta viva, lo shock fu fatale e morì di infarto. Le 10 storie più famose.