Un giorno molto importante per la Chiesa Cattolica è il 26 luglio, perché si festeggia Sant’Anna, madre di Maria. Il 26 Luglio, tuttavia, è anche il giorno in cui festeggiamo San Gioacchino, il padre di Maria. Dunque, si celebrano i genitori della Madonna.
Oggi vogliamo parlarvi del culto e della storia di Sant’Anna, che è la protettrice delle partorienti: ecco la sua storia. Gioacchino, il padre della Madonna, era un pastore: abitava a Gerusalemme insieme alla moglie Anna. Non avevano ancora dei figli.
Tuttavia, un giorno, un angelo appare loro. Dice loro che avranno presto una bambina. Decidono di chiamarla Maria, ovvero Amata da Dio. Per questo motivo, la nostra amata Sant’Anna è invocata dalle donne incinte, dalle partorienti, durante la gravidanza.
La sua presenza è molto sentita in questi giorni e ci permette di vivere e di pregare insieme a lei. Ecco, oggi vogliamo celebrarla, vogliamo chiedere a lei l’intercessione. Quando ci possiamo rivolgere al suo culto?
Storia e culto di Sant’Anna
Non solo: anche il momento della nascita è particolarmente delicato. Sono tre i favori che possiamo chiedere alla Santa. Avere un parto felice, un figlio sano e soprattutto latte a sufficienza per non fargli mancare mai il nutrimento.
Oltre a questo, è la patrona dei mestieri legati alle madri. Nel suo grembo, la Santa portò la speranza del mondo. Poi, è invocata per la raccolta del fieno. La metafora è che protesse e si occupò della piccola Maria come un gioiello in uno scrigno. Patrona degli orefici e dei bottai.
È patrona di molti mestieri legati alle sue funzioni di madre, tra cui le lavandaie e le ricamatrici. Protegge anche i falegnami, gli ebanisti, i tornitori, i minatori e i carpentieri. Tra le feste più importanti che si celebrano in suo onore, citiamo quella di Caserta: una meravigliosa processione.
In Selegas, in Sardegna, il culto dei genitori della Madonna è davvero sentito. Preghiamo Sant’Anna, dedichiamoci anima e corpo a lei. Ci veglia dall’alto e ci guida ogni giorno della nostra vita, sempre e in ogni momento.