Antibiotici nel latte, è allarme: sotto accusa anche i grandi marchi. E’ allarme nel nostro paese. Uno degli alimenti più utilizzati da grandi ma anche da bambini è sicuramente il latte. Questo dovrebbe essere sicuro, eppure un nuovo studio ha fatto emergere una realtà davvero spaventosa.
“Nel latte italiano ci sono farmaci e antibiotici”. E’ questo l‘allarme lanciato in seguito ad un’indagine condotta e pubblicata poi dal Salvagente. Questo ha eseguito dei test su ben 21 confezioni di latte sia fresco che a lunga conservazione che si vende nel nostro paese.
Tracce di antibiotici nel latte italiano, lo studio
Ebbene, i risultati sono stati incredibili. Gli esperti hanno utilizzato un nuovo metodo di analisi. Questo avrebbe quantificato contenuti che ai test ufficiali sono riusciti a passare inosservati. Grazie a questo nuovo metodo, si è riusciti ad osservare la presenza di ben 3 farmaci in 12 campioni.
Nello specifico sono emerse tracce di amoxicillina, un antibiotico, dexamethasone (un cortisonico) e l’antinfiammatorio meloxicam. Tra i marchi che sono stati presi a campione ci sono i seguenti: Parmalat, Coop, Granarolo, Esselunga, Carrefour, Lidl.
Questi tipi di latte sono stati analizzati con il nuovo test che è stato messo a punto dalle Università Federico II di Napoli e da quella spagnola di Valencia. Come abbiamo avuto modo di vedere, i risultati sono stati terrificanti.
Il latte fresco Lidl ad esempio pare contenga tutti i farmaci sopra indicati. Quello Esselunga fresco, Parmalat Zymil fresco pare conterrebbero solo due farmaci. Quelli che sono stati trovati più frequentemente sono il dexamethasone (cortisonico), il neloxicam (antinfiammatorio) e l’amoxicillina (antibiotico).
I risultati
Questi farmaci sono stati rinvenuti nelle seguenti concentrazioni tra 0,022 mcg/kg e 1,80 mcg/kg. “Non dobbiamo creare allarmismi”, ha dichiarato il direttore generale dell’Istituto zoprofilattico sperimentale del Mezzogiorno Antonio Limone.
Quest’ultimo ha aggiunto ancora: “Solo nei nostri laboratori, nel 2019, abbiamo analizzato oltre 5500 dati relativi al latte e non abbiamo riscontrato non conformità in relazione a questo argomento.
Ben vengano gli studi a tutela della sicurezza alimentare per i cittadini consumatori su un tema così attuale e delicato, ma non dimentichiamo che l’Italia è un paese attento in materia e che esistono piani nazionali che monitorano costantemente tutte le produzioni alimentari”.
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