La tiroide di Hashimoto è una malattia autoimmune, che colpisce la parte di tiroide collegata all’ipotiroidismo. Questa malattia è nota anche come linfocitaria o del benessere. Da che cosa è causata? Purtroppo, il nostro stesso organismo ne consente la formazione. Quando produciamo eccessivamente degli anticorpi, questi vanno a intaccare la tiroide: la distruggono.
Ad oggi, la malattia del benessere è lungamente studiata, perché non si conoscono i fattori che la determinano. Infatti, potrebbero essere sia genetici, sia ambientali. Tuttavia, ci sono anche altre patologie autoimmuni che possono causare la tiroide linfocitaria. E persino l’utilizzo di iodio in quantità eccessive potrebbe inficiare.
La statistica è alquanto preoccupante: in poche parole, una persona su mille ha il pericolo di contrarre la malattia. Le persone più soggette sono le donne, tra i 30 e i 50 anni di età.
A questo punto, diventa molto importante capire come riconoscere la malattia e quali sono i sintomi che la manifestano del tutto. Purtroppo, ci troviamo di fronte a una malattia in grado di essere asintomatica per moltissimo tempo.
In poche parole, incuberemmo la malattia, ma non avvertiremmo i suoi effetti collaterali, almeno non fino a quando la situazione non peggiora all’improvviso.
Tiroide di Hashimoto, quali sono i sintomi e come si riconosce?
Tra i sintomi più specifici, citiamo una scarsa produzione degli ormoni T3 e T4, l’insonnia, l’indolenzimento della tiroide, la stitichezza. Inoltre, possono presentarsi anche la tachicardia, l’astenia e la sonnolenza continua per colpa dell’insonnia.
Il sintomo, tuttavia, maggiormente preoccupante è l’aumento del peso. La tiroide ha un compito molto importante, ovvero influenza il ciclo metabolico e lo induce a smaltire più in fretta i grassi e i carboidrati.
Queste due sostanze sono molto pericolose per il nostro corpo quando non sono smaltite nel modo corretto. Infatti, noteremo l’aumento di peso e non riusciremo a dimagrire in fretta.
Alcune persone tendono persino a ingrassare senza introdurre né grassi e né carboidrati: anche una semplice insalata risulta difficile da digerire.
Questo è il punto più a rischio, in cui la malattia ha già incubato da un po’, senza darvi alcun sintomo concreto della sua presenza.
Per questo motivo, è molto importante riconoscere in tempo la tiroide di Hashimoto, per operare subito un trattamento e per evitare che il problema sfoci nell’ipotiroidismo.
Vi consigliamo, dunque, andare dal vostro medico se riportate tre o più sintomi di quelli che vi abbiamo elencato sopra. La prevenzione è la migliore cura: ricordatelo sempre.