Colori regioni. Come ogni venerdì oggi l’Italia cambierà colore in base allo stato dell’epidemia da covid. Il rischio è che mezza penisola possa ritrovarsi in zona arancione. I dati della scorsa settimana dicono che l’indice RT nazionale è salito a 0,99. A preoccupare gli esperti la diffusione delle varianti che si stanno dimostrando più contagiose.
Per cercare di contrastarne la diffusione è in atto un dialogo tra gli Enti Locali e il Governo per cercare di convincere le regioni a passare in arancione. Questo nonostante il loro territorio si trovi appena sotto la soglia dell’Rt 1, che fa scattare il cambio di fascia.
La moral suasion sui governatori punta a evitare che le regioni in fascia gialla, ma con un livello di rischio alto, possano passare tra una settimana direttamente al rosso. Questo perché l’apertura di bar e ristoranti influisce sull’andamento della curva epidemiologica.
Colori regioni: otto regioni rischiano la zona arancione e una la rossa
I dati comunicati ieri dimostrano che sono numerose le aree sul filo del rasoio. Lombardia, Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Marche, Campania, Emilia Romagna sono tutte regioni in cui l’indice RT è di poco al di sopra o al di sotto dell’1. Mentre l’Abruzzo, che è arancione ma ha già messo in lockdown le province di Pescara e Chieti, sembra destinata a diventare rossa.
Quello che sta tentando di fare il governo è convincere i governatori ad accettare una zona arancione nonostante i numeri dicano che si possa restare in giallo, per limitare gli spostamenti e tentare di arrestare la diffusione delle varianti.
Staremo a vedere che decisione prenderanno consapevoli che una nuova chiusura delle attività comporterà ulteriori danni per il comparto economico.
Ma tra tutto questo caos c’è anche la bella notizia della Valle D’Aosta che potrebbe diventare la prima regione d’Italia in zona bianca. Nelle ultime 3 settimane la diffusione del contagio e il numero dei ricoveri è stata talmente bassa che il ministro Speranza potrebbe decretarne la totale riapertura di tutte le attività, sempre con le dovute precauzioni di distanziamento e mascherina.