Ecco la storia della Madonna dei Miracoli è la Santa Patrona di Alcamo. I festeggiamenti in suo onore si tengono dal 19 al 21 giugno. Tale festa costituisce la maggiore festività religiosa e folkloristica della città di Alcamo, in provincia di Palermo.
Di seguito, vi lasciamo il testo della storia, di come tutto ebbe inizio. Il 21 giugno 1547, alcune donne, mentre erano intente a lavare i panni ad un ruscello, videro scagliare delle pietre dal bosco sovrastante; ma le pietre, anziché procurare loro dolore, guarivano le loro parti malate del corpo
Secondo la tradizione, le popolane, tra cui una cieca e una sorda, mentre erano intente a lavare i panni al torrente, videro apparire una donna con un bambino.
Vennero colpite da una raffica di sassi che furono spostati durante l’apparizione. Senza però subire alcuna ferita o dolore. Al contrario, dopo essere colpite dai sassi, provarono stranamente un certo senso di benessere e guarirono.
Ecco la storia della Madonna
Dopo avere appreso tale notizia, i mariti delle donne, pensando che si trattasse di una burla, andarono a investigare sull’accaduto. Pensarono che ci fosse qualcuno nascosto tra i cespugli lì attorno, ma non trovarono nessuno.
Sul luogo investigarono le autorità locali. Abbatterono un boschetto lì vicino trovando le rovine della “cuba”, un antico arco di mulino. Al suo interno c’era un affresco su pietra di un pittore ignoto del XIII secolo. Raffigurava la Madonna col bambino Gesù, alla quale in un primo tempo i fedeli diedero il nome di “Madonna Fonte della Misericordia”.
Dopo tale rinvenimento gli alcamesi iniziarono a pregare in presenza dell’immagine ritrovata. Nei giorni seguenti accaddero diversi miracoli.
A partire dal 1547, la Madonna dei Miracoli divenne dunque la santa patrona della città di Alcamo, e di altri comuni limitrofi.
All’immagine ritrovata della Madonna venne inizialmente dato il nome di “Madonna Fonte della Misericordia”, ma a causa dell’elevato numero di miracoli che seguirono, nel 1583 il nome venne cambiato in “Madonna dei Miracoli”.
Proprio sul luogo del ritrovamento, il nobile condottiero spagnolo don Fernando de Celada y de Vega, a quel tempo governatore di Alcamo, decise di far erigere il santuario in onore della patrona della città.
Il tempio
Il tempio è un misto di forme barocche e rinascimentali. La facciata, oltre a due portali con colonne scanalate e capitelli corinzi, presenta una finestra a tribuna, fiancheggiata da due finestre più piccole intagliate da Innocenzo Arcodaci.
L’interno è decorato di stucchi e sulla volta si trova un affresco della glorificazione della Madonna dei Miracoli. Di rilevanza artistica sono da segnalare le tele del pittore Giuseppe Pataria e la cappella dedicata a Maria Santissima dei Miracoli, con arco a tutto sesto in marmo rosso.
Nel 1557 venne costruito, in onore del nobile Fernando Vega, un sarcofago di marmo bianco, con la figura giacente, opera di Rocco Rapi.