Figlia vigilante ucciso. Marta Della Corte è la figlia di Francesco, il vigilante di 51 anni ucciso a marzo del 2018 da tre minorenni all’esterno della metropolitana di Piscinola, a Napoli. La ragazza si laureata nei giorni scorsi con 110 e lode in Giurisprudenza con una tesi in diritto penale speciale.
Marta in tutti questi anni ha continuato nel dolore a studiare per portare a termine il desiderio di suo papà. Molto significativo l’argomento scelto per la tesi “il dolo eventuale a colpa cosciente nei delitti di omicidio”. Una disciplina che l’ha portata a studiare tematiche che ha dovuto anche affrontare nelle aule di tribunale durante il processo contro i responsabili della morte di suo padre.
Marta lo scorso 14 ottobre scriveva sul suo profilo Facebook: “Caro papà, Facebook mi chiede “ a cosa stai pensando ? “ ed io penso a te, lo faccio ogni giorno , ma oggi un po’ di più . Sono due anni che non possiamo vederti, toccarti, stringerti…ci manchi molto, sai. A volte farcela sembra veramente impossibile, perché sentiamo sulle spalle il peso di un’ingiustizia. Perché sei stato strappato alla vita. Quando ho realizzato che per colpa di tre persone che tali non possono essere definite, io non ti avrei più visto la prima cosa che ho pensato è stata ‘non è giusto’. L’ho urlato quella notte così tante volte fino a stremarmi. Non è giusto che tu non ci sarai alla mia laurea, non è giusto che tu non ci sarai a nostri matrimoni...”.
Figlia vigilante ucciso: pena ridotta di due anni per i responsabili
Lo scorso ottobre i responsabili della morte di Franco si sono visti ridurre la pena dalla Corte D’Appello di due anni, da 16 anni e 6 mesi a 14 anni e 6 mesi. A determinare la riduzione l’esclusione dell’aggravante della crudeltà.
Il vigilante fu aggredito da dietro e colpito violentemente alla testa con un piede di un tavolo di legno trovato nell’immondizia. Tutto questo per rubargli la pistola d’ordinanza.