Hai mai sentito parlare dal fazzoletto di Padre Pio? Una storia di cui si parla poco, ma che pare abbia effetti miracolosi e che sia una sorta di sindone del Santo. Sono in pochi ad avere avuto la possibilità di toccare il fazzoletto di Padre Pio.
Queste persone avevano il compito di custodirlo e di tramandarlo ai più bisognosi di aiuto. Negli anni, ad occuparsi della sindone di Padre Pio sono stati maggiormente le reti televisive e gli scrittori. Quest’ultimi, soprattutto, hanno cercato di dimostrare la sacralità del fazzoletto.
La prima persona che ha narrato la storia del fazzoletto è Francesco Cavicchi. Industriale per lavoro e veneto per nascita, purtroppo Cavicchi è deceduto nel 2005.
Nonostante fosse in possesso da tempo del fazzoletto, Cavicchi decise di non raccontare la storia fino a quando Padre Pio non fu proclamato Santo dalla Chiesa.
Per quanto riguarda il fazzoletto, presenta delle righe ai bordi, ma la sua particolarità è di mostrare l’effige di Padre Pio su un lato. Sull’altro lato, invece, possiamo assistere all’immagine di Gesù Cristo.
Ma quando ha inizio la storia del fazzoletto? Dobbiamo fare un passo indietro nel tempo e andare nel 1967. A quei tempi, Cavicchi decise di recarsi a San Giovanni Rotondo.
La storia del fazzoletto di Padre Pio
Ci era andato con la sua famiglia, e voleva chiedere un consiglio a Padre Pio. Tuttavia, purtroppo, nei giorni in cui Cavicchi si era recato da lui, Padre Pio stava poco bene, ma Francesco riuscì comunque a incontrarlo.
Padre Pio, nonostante le sofferenze, decise di andare da Cavicchi. In quel momento, poco prima del loro incontro, Padre Pio si asciugò il sudore dalla fronte con un fazzoletto.
Poco prima di andare via, richiamò Cavicchi, emozionato come non mai per il suo incontro “Guagliò, prendi questo fazzoletto“.
Cavicchi non se lo fece ripetere due volte e lo prese. Raccontò di come, sul momento, il fazzoletto non riportasse immagine alcuna. Tuttavia, dopo qualche anno, il fazzoletto cambiò.
Cavicchi decise di recarsi a San Giovanni Rotondo di nuovo il 23 settembre del 1969. Padre Pio era morto da un anno. Durante il suo soggiorno, Cavicchi portò e si rigirò tra le mani il pezzo di stoffa molto spesso, fino a quando non vide la sindone.
Ad oggi, molti uomini di scienza hanno osservato il fazzoletto di Padre Pio e sono giunti a una conclusione: non è un’opera umana e, pertanto, la storia è vera e inspiegabile.
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