Il giallo della Baronessa di Carini è vivo tutt’oggi. La sua vita, costellata da segreti, da soldi, da amanti e da un matrimonio infelice, è nota a tutti.Laura Lanza, questo il suo nome di battesimo, che in pochi conoscono, ebbe una vita tra alti e bassi, spericolata come pochi.
Pensate che fu giurata in sposa in giovane età: infatti, aveva solo 14 anni quando il padre la promise al Barone di Carini. I due si sposarono il 21 dicembre del 1543. Il suo omicidio ci è perpetrato tra accuse – il padre – leggenda. Il suo corpo, per esempio, non è mai stato ritrovato. Ma cosa accadde alla Baronessa?
Dobbiamo fare un passo indietro. La vita coniugale a soli 14 anni non era quanto di più divertente potesse accadere a una semplice ragazzina. Negli anni, il loro rapporto peggiorò notevolmente, fino ad essere totalmente compromesso.
Il marito era costantemente preso dai suoi affari, dalla manutenzione della sua proprietà. Non aveva tempo da dedicare alla ragazzina e in seguito alla donna.
Così, la Baronessa incontro e si innamorò di Ludovico Vernagallo. Da qui in poi, la storia si tinge di leggenda, nonostante gli ultimi ritrovamenti e la riapertura del caso per fare luce sulla vicenda. Cosa accadde alla Baronessa? Come morì? Dove si trova il suo corpo? Queste sono soltanto alcune delle domande che ci poniamo.
In un primo momento, fu il padre a prendersi la responsabilità della sua morte e del suo amante, Ludovico. Pare che furono proprio il padre di Laura e il Barone di Carini a porre fine alla loro giovane vita.
La vita della Baronessa di Carini
La leggenda vuole che l’ala ovest del castello in cui risiedevano i coniugi di Carini crollò; tutt’oggi, possiamo osservare in una parete del torrione principale una sorta di mano insanguinata. I documenti che possiamo leggere fissano l’anno della morte di Laura Lanza e di Lodovico Vernagallo il 4 dicembre del 1563.
C’è da ammettere che la cronaca dell’epoca fu davvero molto accorta su come comportarsi a seguito dell’omicidio. Per esempio, non fu mai fatta una denuncia, non furono fatti i funerali e non furono pubblicati i classici cordogli.
Laura Lanza e Lodovico Vernagallo si spensero nel silenzio. Fino al giorno in cui la storia non venne fuori. Cesare Lanza e il Barone di Carini furono condannati e in seguito assolti: quest’ultimo, tuttavia, contrasse dei debiti fino al giorno della sua morte.
Certo, c’è da dire che oggi avremmo compreso le dinamiche dell’omicidio: a tutti, per esempio, era nota la tenerezza tra Laura e Lodovico. Non c’è dunque da stupirsi se i due divennero amanti.
Di recente, è stato rinvenuto un sarcofago che potrebbe risolvere il giallo, il segreto vecchio 500 anni: la donna che è stata scolpita nel marmo del sarcofago della chiesa di San Mamiliano a Palermo sarebbe proprio la Baronessa di Carini. La sua tomba è stata a lungo cercata negli anni.
Il parroco, padre Giuseppe Bucaro, commenta così la notizia: «L’ho sempre immaginato. Questa è la cripta della sua famiglia, qui sono seppelliti il nonno Blasco Lanza e la seconda moglie del padre, Castellana Centelles, e probabilmente anche il padre Cesare Lanza».
Attualmente, molti storici sono già all’attivo per scoprire se possa o meno essere il luogo dell’eterno riposo della Baronessa. Questo contesterebbe l’omicidio da parte del padre e del marito e metterebbe in dubbio il crollo del castello. Qual è la verità?
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Foto via evidenzacefalùart