Oggi vi insegniamo a preparare la ricetta miracolosa a base di aloe arborescens, miele e grappa. Questa ricetta è stata inventata da Padre Romano Zago. Quali sono i benefici? E quali sono le proprietà?
Come nasce la ricetta? Vi diciamo tutto a riguardo. Anzitutto, Padre Romano la prepara per la prima volta in Israele. “Conoscevo le proprietà della pianta. Mia mamma in Brasile, la dava a noi figli per stare meglio”, afferma a riguardo.
Poi in seguito, ho deciso di mescolare l’aloe con il miele e la grappa. Ho dato questa bevanda a molti miei pazienti e sono stati subito meglio.” Quando poi ritorna in Brasile nel 1995, Padre Romano Zago continua a mettere a punto la sua scoperta.
Padre Romano Zago nel 1998 ha concesso l’autorizzazione a un’industria brasiliana per produrre in suo nome il preparato a base di Aloe.
È da qui che prende il via la storia dell’ “Aloe di Padre Romano Zago”, bevanda fedele alla formula originale e commercializzata in numerosi paesi.
La ricetta miracolosa: Storia
“Onestamente non ho la pretesa di essere considerato il creatore o l’inventore del metodo. Tanto meno di presentarmi come il pioniere, o in altre parole, come il primo che ha applicato questa forma con esito positivo. Questo infatti non corrisponderebbe a verità. Altri, molto prima di me, dovrebbero arrogarsi, giustamente, tale diritto”.
La ricetta miracolosa: Ingredienti
Il particolare successo della formula è dovuto ai suoi tre ingredienti: l’aloe innanzitutto, e poi il miele e la grappa. Perché questi ingredienti, come mai miele e grappa (o cognac, o brandy) ad accompagnare le proprietà dell’aloe?
Il miele infatti, sempre che si tratti di miele d’api, naturale e non (troppo) trattato, ha la proprietà di veicolare, di condurre le sostanze curative contenute nel succo d’aloe, fino ai recettori più remoti del nostro organismo, consentendo al preparato di esercitare la sua azione benefica.
Quanto alla grappa, essa effettua un’azione di vasodilatazione, ovvero allarga i vasi sanguigni facilitando la depurazione generale dell’organismo. Il sangue può così purificarsi, eliminando le sostanze infettanti. Inoltre, l’organismo umano non sarebbe in grado di assorbire integralmente il liquido viscoso e ricco di proprietà, ovvero l’aloina, che sgorga quando si incide una pianta di aloe, senza scioglierlo in un distillato.
Preparazione e assunzione
- Mezzo chilo di miele d’api (miele biologico di acacia)
- 40-50 ml (circa 6 cucchiai) di distillato (Grappa, Cognac, whisky, etc.)
- 350/400 grammi di foglie di Aloe Arborescens.
“Togliere le spine dai bordi del le foglie e la polvere depositatasi, utilizzando uno straccio asciutto o una spugna. Tagliare a pezzi le foglie (senza togliere la buccia) e metterle nel frullatore assieme al miele e al distillato prescelto. Frullare bene e il preparato è pronto per il consumo. Non va filtrato, né cotto, ma solo conservato con cura in frigorifero all’interno di un barattolo scuro, ben chiuso”.
Le dosi che il padre consiglia prevedono l’assunzione di un cucchiaio da tavola una mezz’ora prima di ciascuno dei tre pasti principali. Il prodotto va agitato bene prima dell’uso. Concluso il primo barattolo, è il caso di sottoporsi ad una visita medica per capire lo stato della malattia. In base al responso, dopo una pausa di alcuni giorni, si potrà ripetere il ciclo di cura, fino all’ eliminazione del male.
In chi assume la bevanda a base di aloe si possono dunque verificare eruzioni cutanee, oppure diarrea o nei casi più accentuati, conati di vomito: ma il tutto, secondo Padre Romano, indica che si è sulla buona strada, e che gli sforzi fatti iniziano a dare i propri frutti. Tutti possono assumere il preparato, anche se esso è sconsigliato soltanto alle donne in stato di gravidanza, per la loro particolare condizione.
Numerosi benefici
Integratore alimentare. Disintossica l’organismo e protegge l’intestino. Normalizza la struttura e la funzione della parete gastrointestinale. Migliora la flora batterica intestinale.
Stimolante delle difese immunitarie. Contiene Acido acetilsalicilico, meglio conosciuto come aspirina, noto per la sua proprietà antinfiammatoria, protettiva del muscolo cardiaco e del sistema vascolare.
Antiossidante: le molecole antrachinoniche e fenoliche presenti nell’Aloe Arborescens, svolgono azioni antiossidanti e anti-invecchiamento. Per tutti gli aggiornamenti visita la pagina su Padre Romano Zago,