Nel corso degli anni sono state tante le esperienze che Padre Pio ha vissuto in particolar modo quelle nel quale, ha visto quattro anime del Purgatorio. I racconti di questi eventi sono stati descritti dallo stesso Santo nel corso degli anni all’interno di una lunga lettera nel 29 novembre del 1910 inviata al confratello cappuccino Padre Benedetto.
È proprio quest’ultimo a cui vengono raccontate tali esperienze che vedono Padre Pio davanti a ben quattro anime fisicamente davanti a lui. Apparizioni del tutto inaspettate che, hanno segnato profondamente la fede del Santo. Di seguito eccole raccontate attraverso le varie affermazioni e dichiarazioni del frate di San Giovanni Rotondo.
Le anime del Purgatorio che sono apparse davanti a Padre Pio fisicamente
Parroco Defunto
Padre Pio, a causa delle sue gravi condizioni di salute è dovuto tornare a vivere nel suo paese di nascita, Pietralcina ed ogni giorno celebrava al Santa Messa in parrocchia o nella Chiesa di S. Pio V. il parroco era D. Salvatore Pannullo che in passato aveva dato lezioni private gratuite al giovane Fra Pio.
Nel 1924, il parroco a causa di alcuni problemi alla vista, si è dovuto sottoporre ad un intervento che però non ha dato gli effetti desiderati, e giorno per giorno ha perso sempre di più la vista fino alla completa cecità.
Per la celebrazione della Santa Messa, i sacerdoti indossavano le classiche vesti sacre dietro l’altare maggiore, ma un giorno Don Salvatore ha sistemato le vesti su un tavolo nel presbiterio, vicino l’altare.
All’inizio il novello non aveva dato molta importanza, ma dopo qualche giorno ha chiesto delucidazioni. Don Salvatore ha allora spiegato come Don Giovanni Caporaso, durante la celebrazione della S. Messa stava in ginocchio dietro l’altar3, proprio nel luogo in cui solitamente indossavano le vesti.
Anche lo stesso Padre Pio aveva visto un prete inginocchiato in quella Chiesa, ma essendo rivolto verso l’altare aveva pensato che si trattasse di un qualsiasi sacerdote in preghiera. Le apparizioni continuarono per oltre un mese.
L’ultima volta il defunto parroco aveva confessato al nuovo parroco che: “Salvatore, ora ti lascio, non ritornerò più. Come è stato terribile per me e quanto mi è costato partecipare alla “processione del Corpus Domini”.
Questo significava che le sacre specie erano intatte, essendo il loro corpo un ostensorio vivente di come doveva ardere d’amore per Gesù eucaristico, mentre Don Giovanni chiacchierava di futili argomenti con i suoi amici.
Questo suo modo di fare, lo ha costretto al purgatorio dopo la sua morte, e proprio Padre pio decise di ridurre il tempo di purificazione, così lo liberà dalle pene del Purgatorio. Un mattino, un confratello cappuccino chiese a Padre pio un ricordo durante la Messa per il proprio padre defunto.
Subito dopo la Messa allora, Pio chiamò il confratello e gli disse: “Questa mattina tuo papà è entrato in Paradiso”. Ed il confratello è rimasto sbalordito e felice, ed ha poi esclamato: Ma padre Pio, mio papà è morto trent’anni fa!”. Padre Pio gli rispose: “Eh, figlio mio davanti a Dio tutto si paga!”.
Viva Padre Pio
una sera, durante il periodo della seconda guerra mondiale, il convento era ormai chiuso essendo tempo di pasto serale. A quel punto i frati iniziano ad udire alcune voci che arrivavano dall’ingresso che dicevano: “Viva Padre Pio!”, Padre Raffaele allora andò a chiamare il frate addetto alla portineria, chiedendogli di andare a controllare cosa stesse succedendo.
Quando il portinaio Fra Gerardo ha raggiunto il portone, ha notato che era chiuso e non c’era nessun presente. Per questo motivo, hanno iniziato a fare un’ispezione nei locali vicini, riferendo poi al superiore che non c’era nessuno. Il superiore, abbastanza stupito, ha comunque ringraziato per il favore, nonostante lo voci le avevano sentite tutti.
Il mattino successivo, il superiore decise di raggiungere Padre Pio, visto che quelle voci lo vedevano protagonista. Vista la loro grande confidenza, gli spiegò subito l’accaduto e gli chiese se per caso anche lui aveva sentito qualcosa.
Padre Pio, senza dare molta importanza alla questione, ha detto che si trattava di una cosa ordinaria così da tranquillizzare il superiore. Inoltre, gli ha spiegato che le voci erano dei soldati defunti che lo ringraziavano per le preghiere.
Padre Bernardo una delle anime apparse a Padre Pio
nel 1937 è scomparso Bernardo D’Apicella, Provinciale dei frati cappuccini. In suo suffragio tutti i frati sacerdoti della Provincia hanno celebrato 3 messe. Una notte, Padre Pio ha lasciato il coro per andare a riposare, ma prima si era avvicinato alla ringhiera del coro e guardò intensamente il tabernacolo, così da poter salutare Gesù. In quel momento vide Padre Bernardo camminare verso la sacrestia.
Padre Pio ha così passato per 3 volte in 3 notti, questo avvenimento confermandolo a tutti gli altri frati. Padre Raffaele ha commentato il fatto dicendo che: “E’ probabile che P. Bernardo sia apparso a Padre Pio per ringraziarlo delle sue preghiere e per fargli capire che per la liberazione della sua anima dal purgatorio fosse necessario un maggior numero di preghiere”.
I frati defunti e Zi Razio
nel 1928 il padre di Padre Pio, Grazio Forgione anche chiamato Zì Razio, trascorreva molto tempo con suo figlio a San Giovanni Rotondo. Una sera, dopo aver salutato tutti i frati e suo figlio, si diresse alla cella a lui assegnata.
Ma una volta raggiunta ha subito notato due frati in piedi che gli impedivano il passaggio, con molta gentilezza allora, Zì Razio ha cercato di spiegare che aveva bisogno di riposare. Ma nonostante questo, non lo lasciarono passare.
Nel momento in cui, spazientito ha cercato di forzare il passaggio, ha visto i due frati scomparire. Molto scosso, confuso e turbato decise di raggiungere di corsa suo figlio Pio, per raccontargli tutto su le anime. Il figlio ha subito capito, e con il braccio destro lo prese sotto di esse e gli infuse coraggio.
Quando ha compreso che il padre si era tranquillizzato gli ha detto che: “Pà, quei due frati che hai appena visto dinanzi alla tua stanza sono due poveri religiosi che si trovano in purgatorio: stanno facendo il loro purgatorio proprio nel posto in cui hanno violato la regola di S. Francesco. Sono venuti per chiedere di essere aiutati con la nostra preghiera ad uscirne al più presto. Ora, però, calmati e và a dormire serenamente, perché non ti daranno più noia”. Questo, accadde nel febbraio del 1922.
uno dei seminaristi presenti era Padre Alberto D’Apolito di San Giovanni Rotondo, che lo ha raccontato nel volume delle sue testimonianze su Padre Pio su le anime. “Una delle apparizioni, che gli fece più impressione, fu quella che ebbe una sera di febbraio 1922 presso il focolare del convento di San Giovanni Rotondo, quando io ero “fratino”.
“Alcuni giorni dopo, tenendoci la conferenza settimanale (si trattava di lezioni di ordine spirituale, che faceva ai ragazzi in quanto direttore spirituale del seminario) nella scuola, Padre Pio ci disse: “Ora ascoltate quello che mi è capitato alcune sere fa. Sceso al fuoco comune per riscaldarmi ebbi la sorprese di trovare quattro frati, mai visti, seduti attorno al fuoco, col cappuccio in testa e in silenzio”.
“Rivolsi loro il saluto. “Sia lodato Gesù Cristo”; nessuno mi rispose. Meravigliato, li guardai attentamente per vedere chi fossero, ma non li conobbi. Mi trattenni in piedi alcuni minuti e, guardandoli, ebbi la sensazione che soffrissero. Ripetuto il saluto, senza risposta, salii su e mi diressi alla camera del padre Guardiano, per informarmi se fossero arrivati frati forestieri”.
“Il padre superiore (che in quel tempo era P. Lorenzo da San Marco in Lamis) mi rispose: “Padre Pio, chi vuoi che si azzardi a venire quassù con questo tempaccio…!”. Io aggiunsi: “Padre Guardiano, giù al fuoco comune ci sono quattro frati cappuccini. Seduti sulle panche attorno al fuoco, col cappuccio in testa, che si riscaldano. Li ho salutati, ma non mi hanno risposto”. “Li ho guardati attentamente e non li ho riconosciuti. Non so chi siano”. Il P. Guardiano esclamò: “Possibile che siano arrivati dei frati forestieri senza che io sappia nulla! Andiamo a vedere”. Scendemmo al focolare e non trovammo nessuno. Allora compresi che i quattro frati visti erano religiosi defunti, che scontavano il purgatorio in quel luogo, dove avevano offeso il Signore. Mi trattenni tutta la notte in preghiera dinanzi a Gesù Sacramentato per la loro liberazione dal purgatorio de le anime”.