Il pane della nonna, un tempo, aveva una lunga durata. Quanti di noi se lo ricordano? Tutti abbiamo mangiato il pane della nostra nonna, e ne abbiamo gustato il sapore. Una ricetta antica, che ci fa tornare subito bambini.
Adesso, però, quando acquistiamo il pane, ci possiamo subito rendere conto che non ha più né il sapore né la consistenza di un tempo. Qual è il problema? Probabilmente, è dovuto alla farina, a come si realizza e si prepara.
Nei tempi passati, la tecnica di lavorazione della farina era molto diversa. Parliamo di farine di grano antico, rigorosamente macinate a pietra, che non rovinavano il chicco.
All’interno del chicco, troviamo il germe: con le tecniche di lavorazione di oggi, la farina non è lavorata nel modo migliore e si perde quell’artigianalità che la contraddistingueva. Di conseguenza, la farina ha un sapore meno deciso e il pane si rovina subito.
Pane della nonna: il segreto era la farina
Una delle migliori tipologie che potremmo utilizzare per fare un buon pane fatto in casa è la farina integrale. Infatti, nelle farine integrali troviamo i lignani, che sono dei fitoestrogeni in grado di prevenire problemi di salute.
Invece di utilizzare il lievito chimico, sarebbe bene investire sul lievito madre. In questo modo potremo preparare un pane davvero perfetto, a prova di qualsiasi problema. Anche il sapore risulterà decisamente più buono.
Ci manca il pane della nonna, che durava moltissimi giorni e che non diveniva subito immangiabile o che, quando lo mangiavamo, non sembrava di gomma. Diventa necessario affidarci ad antichi forni, alle persone che ancora utilizzano farine artigianali e che prediligono le tecniche di lavorazione di un tempo.
E se non riusciamo a trovare posti simili, è possibile prepararlo in casa. Il sapore sarà diverso e anche la durata del pane vi sorprenderà: provare per credere.