Per le Pensioni Giugno, l’Inps ha annunciato e ufficializzato il conguaglio e il taglio per le pensioni d’oro, che era previsto per il 2019. La Legge di Bilancio 2019, infatti, prevedeva la diminuzione delle pensioni d’oro.
Inoltre, ci sarà il conguaglio, previsto maggiormente per i trattamenti pensionistici sopra tre volte il minimo, ovvero 1,522,00 euro lordi al mese, che è già stato messo in atto dal mese di Aprile. I trattamenti pensionistici al di sopra delle 100.000 euro saranno riveduti in base alle quote.
Dal comunicato dell’Inps, possiamo apprendere che nel mese di Giugno 2019 sarà recuperata parte della differenza che alcuni pensionati hanno ricevuto nel periodo intercorso tra il mese di Gennaio e il mese di Marzo 2019.
Spi-Cgil riporta che si recupereranno almeno 100 milioni di euro a seguito del conguaglio. Come riporta La Stampa, citando Spi-Cgil, il governo befferà circa 5,5 milioni di pensionati. Il totale di 100 milioni di euro, infatti, sarà incassato dallo Stato.
Pensioni Giugno: conguaglio e pensioni d’oro
Il segretario generale, Ivan Pedretti, commenta il conguaglio con: “Alla faccia del cambiamento. Fanno come e peggio degli altri.” Annuncia anche che il 1 Giugno è prevista una manifestazione dei pensionati a Roma, in Piazza San Giovanni.
Per il taglio alle pensioni d’oro, invece, possiamo affermare che saranno ridotte a partire da cinque quote. L’aliquota percentuale minima di riduzione è stata fissata al 15%. Come cambieranno gli importi? Vi diamo una panoramica.
La quota del 15% sarà applicata ai trattamenti tra 100.000 e 130.000 euro. ll 25% sarà applicato per le pensioni tra 130.000 e 200.000 euro. Invece, sarà applicato il 30% per le pensioni tra 200.000 e 350.000 euro.
Sarà decurtato il 35% per le pensioni tra 350.000 e 500.000 euro. In ultimo, i trattamenti pensionistici oltre 500.000 euro subiranno una riduzione del 40%. Questo taglio alla pensione d’oro era fortemente voluto e atteso, proposto dal Governo in fase di elezione.
Vi terremo aggiornati su eventuali cambiamenti nelle prossime settimane. Vi invitiamo a visitare il sito dell’Inps per maggiori info.