Primo giorno di chemioterapia: la consiglio a chi si lamenta sempre, anche per cose futili. Una storia breve sul primo giorno di chemio in cui una donna lotta. Quante volte ci lamentiamo di giorni difficili, di giorni inutili.
Le lamentele spesso non hanno un motivo. Perché dovremmo pensare alle altre persone, le persone che davvero lottano ogni giorno. Una storia breve tratta dal web che ci insegna il profondo significato della vita e della lotta.
La chemioterapia non è facile. E’ un percorso che mette alla prova, che ci fa capire il rispetto per la vita. Più di tutto, ci fa capire che vogliamo vivere e che lottiamo per rimanere qui, con i nostri cari. Vi lasciamo al testo.
Sono le 7 del mattino di un lunedì di un febbraio assolato e freddo. Salutate le mie figlie con un bacio, io e mio marito ci dirigiamo con l’auto verso l’Istituto dei tumori. Mi aspetta il primo giorno di chemio.
Non riesco a concentrarmi su nulla. Nessun pensiero mi attraversa la mente, osservo il paesaggio e ho paura. Sono qui sul letto dell’ospedale ad attendere la nuova linfa di vita. Accettarla è difficile, ma faccio di tutto per accoglierla poiché mi salverà la vita, forse.
E’ quel forse che mi preoccupa e lo devo trasformare in “sicuramente”.Le infermiere intanto lavorano alacremente intorno a me, come api laboriose e trafiggono le vene delle mie compagne di viaggio. Io ascolto “i maschi” di Gianna Nannini e ho gli occhi lucidi.
Il primo giorno di chemio: un testo su cui riflettere
Ripenso, chissà perché alla mia gioventù, e sento una lacrima che fa capolino. È febbraio, c’è il sole, ma è freddo! Dentro e fuori.
Una signora accanto a me tracheotomizzata e con un bellissimo foulard di Hermes come copricapo, si prepara il letto, è chic, truccata perfettamente e mi sorride. Nel frattempo mi hanno bucato la vena ed il viaggio per la vita è cominciato.
Mi hanno scritto tanti amici, messaggi simpatici, affettuosi e di conforto, da chi ci è già passato, da chi ne ha paura e da chi pensa, come me, che la vita è bella e che questa sofferenza mi aiuterà ad apprezzarla. Il sole continua a passare attraverso la finestra con la veneziana abbassata.
Cerco di rilassarmi e mi impongo di lasciarmi andare e di accogliere tutto quello che mi entra nelle vena, per forza o no, voglio farlo. Questa mattina la mia figlia maggiore ha accompagnato le sorelle a scuola, che amore di ragazza, che meraviglia di figlie, mi hanno salutata.
Dio come vorrei viverle ancora tanto. Vedere i loro figli. E piango, ma non devo, anzi non voglio farlo. Il treno è partito e dal finestrino il sole illumina il mio passato, lo vedo è li che passa velocemente tempo. Ci vuole tempo, datemi ancora tempo, ho bisogno di tempo.
Ne ho consumato troppo poco. Un marito è entrato a dare un po’ di conforto alla moglie o a sé stesso? Intanto ascolto un coro che canta il magnificat. Nel frattempo nelle mie vene scorre il mio amore per la vita, per la mia famiglia.
Il tempo è ciò di cui ho bisogno
Per la primavera che ancora arriverà a colorare la vita, ecco insieme a tutto questo entra un liquido rosso che mi irrita un po’ e se devo essere sincera, mi fa paura. Mi toglierà molto di quella donna che sono, toglie la femminilità e tanto altro. lo guardo e goccia dopo goccia si impone al mio corpo.
Piango e scrivo, scrivo e piango, ma sono felice, che paradosso! Oddio una signora cerca di parlarmi, è negativa! Vuole che qualcuno le dia coraggio, il mio coraggio? No, mi spiace e mi scuso devo scrivere, le dico che devo lavorare.
E dopo qualche parola desiste perché mi sono messa gli auricolari e non l’ho ascoltata, ho paura! Ho bisogno di energia tutta per me non posso darla a persone che la chiedono in continuazione. Lontana, lontana mi ripeto, chiudi e vivi.
Intanto l’adriamicina scende scende, entra e un po’ la detesto, mi fa paura. Calma è linfa vitale, mi darà la vita, mi infonde guarigione; le cellule impazzite saranno sgominate, distrutte dai guerrieri che entrano a migliaia dentro le mie vene.
Nel frattempo è arrivata la mia dirimpettaia, una bella donna, sui 45 sorridente, è bella, con una fierezza indescrivibile nello sguardo, io alzo il volume dell’IPOD sono in un’altra dimensione. Hanno alzato le veneziane guardo attraverso i vetri e mi accorgo che le forsizie sono fiorite quindi la primavera è alle porte!
Quei fiori gialli mi danno gioia e il loro colore si spalma ovunque, sull’asfalto e sui palazzi, tutto ha un altro aspetto. Il desiderio di farcela è tanto. Io ce la farò!
Un testo sul primo giorno di chemio che fa riflettere.
tesoro mia figlia il 22.1 fa la quinta chemio. ha 36 anni con un figlio di un anno.
ci vuole forza e tanto coraggio come ha la mia guerriera.
un abbraccione
Io sono un ex della kemio, e non auguro a nessuno piccoli e grandi di pravare tale medicina. Ma voglio dire se per necessità si deve affrontarla con serenità inquanto il 75,% circa si quarisce. E consiglio di dire tre Ave Marie la mattina e la sera x tutti i malati come noi. L,, 11febbraio una preghiera alla Madonna di Fatima giorno dell’apparizione. AMEN.
Ciao, ho finito da 1 mese la chemio. Non e’ un pervorso facile, le persone che ci circondano se sono positive ti aiutano, se no a noi non servono. X fortuna la chemio a me non ha dato problemi, mi ha tolto il sonno e ancora non dormo? O cercato di combatterla essendo piu’ forte io che non questa brutta malattia. Da pochi giorni ho iniziato la radio.
Tempo?Amore?Ascoltati e Ascolta, Tempo?Amore presente, piccoli passi in questo nuovo presente… Accogli, non combattere ma accogli: “ci sei ed io ti curo per continuare ad amarmi e ad amare…” Fidati?Affidati e ti chiedo di non eliminare il bello di Te e delle persone che ti Amano…Ti abbraccio
Sinceramente post come questi mi fanno incazzare come una iena. Io l’ho fatta, 23 anni fa e non credo che chi ha il cancro sia in diritto di insegnare a vivere a chi non ce l’ha. Non siamo combattenti, non siamo eroi, non siamo maestri di vita. E non siamo degli dei e neanche dei paraculati se sopravviviamo. Siamo gente che ha o ha avuto una sfiga. Qualcuno come me è qui a raccontarlo, altri non ci sono più. È un dato di fatto. Tutto il resto è buonismo o vittimismo e in ogni caso a noi fa incazzare. Molto.
Io invece penso, come la signora che ha scritto il post, che chi combatte contro il cancro è un gran figo. E questi post forse fanno incazzare lei, ma non tutti quanti, come sembra sottintendere.
Nessuno vuole insegnare o essere eroi, ma quando ci sei in mezzo trovi la forza nella fede e nella speranza. Ho perso un figlio di sette anni per un’altra patologia ed ho combattuto per sette anni per farlo curare e vivere normalmente, ho provato gioia e dolore, momenti di esasperazione di paure e preoccupazioni. Chi mi vedeva da fuori. I dava del forte ma era semplicemente amore e speranza per mio figlio. È bene scrivere queste cose perché umanizza le persone ed è quello di cui il mondo ha bisogno.
Condivido ogni singola parola. Ci sono passata anch’io 24 anni fa. Nessuna guerra e nessun guerriero.
E’ solo questione di culo. Stramaledettissimo culo.
Mio marito il primo ciclo 3 giorni oggi nottata in bagno x diarrea e nause da ieri in piu non mangia ho tanta paura di perderlo mi sento impotente perché fino a 3 mesi fa era forte una brava persona lavoratore poi improvvisamente dolori allo stomaco diagnosi tumore allo stomaco non buono anno aperto e richiuso perché attaccato agli altri organi ora faremo la chemio x provare a restringere il male x operare di nuovo x fede voglio sperare che il mio Dio opererà su di lui nel nome di Gesù ameeeen ma alle volte mi chiedo dove posso andare x provare ad aiutarlo
Non si augura a nessuno manco al peggior nemico di fare la chemioterapia. Ho avuto io papà e l’ho visto piano piano diventare sempre più debole, che si lamentava del sapore amaro in bocca, l’ho visto dimagrire giorno dopo giorno, soffrendo con lui. Vado in ospedale come clown nei reparti di oncologia, in hospice, ascoltando ogni dolore che è troppo doloroso x augurarlo a qualcuno. Le auguro di farcela e di combattere da guerriera e da persona che dâ fiducia a chi la fiducia l’ha persa.
Ciao mi chiamo Adelina sono una di voi, da 15 anni combatto con carcinoma maligno al seno. Radioterapia chemioterapia, terapia orale ricostruzione ecc. Ho terminato da 6 mesi. Dobbiamo farcela in bocca al lupo a tutti.
Venerdì, e come ormai tanti troppi venerdì sono qua tra queste quattro mura di ospedale, solo ovviamente… seguendo una routine che non so dove mi porterà… non ho idea di quanto tempo mi resta da vivere, ma sono qua nutrendo la speranza che ci sia ancora tanto tempo per me…
Come mi metto in macchina e inizia il mio viaggio della speranza, mentre arrivo in ospedale mi passano davanti agli occhi frammenti di vita, tanto intensa, quanto difficile, e non sempre come l’avrei voluta.
Sono in fin dei conti una persona semplice, mi piaceva la possibilità di avere una famiglia semplice normale con alti e bassi ma non ci sono riuscito, mi piaceva sentire il calore della casa, che non ho mai avvertito, il profumo del focolare domestico… neanche quello, l’ho inseguito questo mio desiderio senza mai riuscirci… ho provato ho tentato ma inutilmente tutto è franato ineluttabilmente….
Ho fallito in tutto e con tutti evidentemente il problema sono io… e pago, come sempre tutto si paga. Ma il mio conto è così salato. Che non capisco quando finirà… MAI….
sono stanco troppo dolore troppo….
non si arrenda lotti per quel che a sempre voluto .. continui a svegliarsi renda grazia al tempo che le e stato dato .. non sprechi un attimo a pensare al fallimento.. lei non ha fallito e semplicemente andata così .. si faccia forza.
Raffaele come stai? Da dove scrivi?
Mia figlia ha 19 anni e ha iniziato la chemioterapia e a metà percorso vederla sul quel letto 5 ore ogni volta…mi distrugge..mi toglie anni di vita…ma in fondo io sono la sua forza io le ho dato la vita e io combatterò per far sì che la sua vita continui per tanto tempo…e difficile soprattutto quando devi dare forza e non hai nessuno he la da a te …però va bene così…io la sua forza lei la mia …sempre e per sempre…forza guerriera le dico sempre…e lo dico anche a te?❤
Purtroppo leggo che gente cattiva resta cattiva e arida dentro pur essendo stata vicina alla morte e ahimè nemmeno sta lezione ha imparato… Signore mio con loro hai sbagliato… Pensavi cambiassero invece… Non credete loro, siamo guerriere e lo saremo sempre sia che vinciamo sia che perdiamo… Perché se VINCI, la battaglia più grande la affronti dopo per tornare a sentirti NORMALE… Io vi abbraccio tutte sorelle e fratelli di vita e una preghiera speciale va a chi non ce sta più, e non perché ha perso ma perché aveva solo finito il suo percorso si questa terra… ❤️
Nessuno vuole insegnare o essere eroi, ma quando ci sei in mezzo trovi la forza nella fede e nella speranza. Ho perso un figlio di sette anni per un’altra patologia ed ho combattuto per sette anni per farlo curare e vivere normalmente, ho provato gioia e dolore, momenti di esasperazione di paure e preoccupazioni. Chi mi vedeva da fuori. I dava del forte ma era semplicemente amore e speranza per mio figlio. È bene scrivere queste cose perché umanizza le persone ed è quello di cui il mondo ha bisogno.
Guarirà I, sii propositiva e fiduciosa, tutti abbiamo il ns Angelo custode che ci è accanto e ci aiuta nei momenti più difficili e dolorosi della ns esistenza, parlagli, Lui ti darà ascolto e conforto?❤️???auguri tesoro, vincerai la Tua battaglia devi crederci. Ti abbraccio forte, se vuoi io ci sono, buona serata???
Nel 2011 tumore al seno,chemio e radio,2018 nuovo tumore,intestino,di nuovo chemio,ieri tac urgente,valori in salita e paura della risposta.Non so che dire sono sospesa ,ho la mente vuota per non andare nel panico totale.Guerriera sì ma tanto stanca.
Mercoledì 22 gennaio sarà un anno esatto dalla mia operazione al cervello. Una data magica… Un anno fa mi fu regalata un po’ più di vita… Ma 17 anni fa mi fu regalata una vita intera… quella di mia figlia.
La mia vita è cambiata… ma dopotutto devo ritenermi molto fortunata… sono ancora qui che scrivo. Un caloroso saluto a tutti voi
Per prima cosa ti auguro buona guarigione.
Ho letto la tua storia. Un po’ simile alla mia.
A febbraio del 2018 con una bella nevicata fuori io ho cominciato la mia avventura di radioterapia e chemioterapia.
Ogni lunedì dovevo fare radio e chemio.
Non riuscivo a mangiare la mattina , però nella mia testa era vivo soltanto il desiderio di finire le i 15 minuti di radioterapia e le 4 ore di chemioterapia per tornare acasa alle mie 3 bimbe.
Mio marito andava al lavoro subito dopo arrivati acasa e tornava quasi sempre dopo le 22.
Avolte per la stanchezza che avevo dentro non lo sentivo nemmeno.
In bocca al lupo. E pensa positivo.
Ti faccio tantissimi auguri e cerca di essere sempre positiva,io ho fatto 6cicli di chemio 30radioterapia e infine altre 10 x prevenzione,purtroppo ho un tumore al polmone che non è operabile però ogni mattina ti svegli e pensi che hai la fortuna di vivere intensamente un altro giorno e combatte
Tantissimi auguri di buona guarigione. Ho avuto la sfortuna-fortuna di provarla nel 1987, avevo appena fatto i 27 anni!!!! Dire che è stata dura è poco, durissima da accettare e fare, non voglio ne essere superiore a nessuno ne tantomeno vantarmi, ma all’epoca era veramente dura. Iniziavo al lunedì mattina e terminavo nella giornata di venerdì, giorno e notte con le flebo attaccate. Comunque posso dire che per quanto dura sia stata mi ha salvato la vita. Medicina, tanta forza di volontà ed ottimismo vanno sempre daccordo. Coraggio, lottiamo per salvare la nostra vita.