Tumori bruciati in un solo secondo? La scoperta del fisico pugliese, Gabriele Grittani, promette un grande passo nel campo della medicina e della scienza.
Come è possibile bruciare il tumore con i fasci di elettroni? Quest’ultimi, generati tramite il laser, riuscirebbero a bruciare le cellule cancerogene.
Attualmente, il progetto è in fase di sperimentazione: stanno per realizzare il prototipo, che avvierà in seguito la fase sperimentale.
Tumori bruciati grazie ai fasci di elettroni in un secondo: scoperta italiana
Dal 2013, Gabriele lavora a Praga al centro di ricerca Eli-Beamlines di Dolni Brezany. L’obiettivo è di trovare una cura che possa essere più rapida e anche economica per il paziente.
Il fisco nucleare ha da sempre trattato le nuove tecnologie, sfruttando soprattutto il settore del Laserplasma.
Una nuova speranza, dunque, che speriamo possa sicuramente intraprendere la strada del successo finale contro la neoplasia alla prostata e al polmone.
Stando a quanto afferma Grittani, potremmo trovarci di fronte a una svolta storica nella lotta contro i tumori. Trarre vantaggio da questa scoperta è possibile, se approfondita nel modo giusto.
Gli elettroni, in effetti, sono molto più veloci rispetto ai protoni. Inoltre, una terapia a base di elettroni, risulta essere maggiormente efficace, rapida ed economica.
Sviluppando il campo della tecnologia laser, si avrebbe maggiore controllo sia sulla posizione del tumore, sia sulla terapia per il paziente. Attendiamo ulteriori sviluppi sul prototipo.