Bruno Ferrero, nel suo testo Cerchi nell’Acqua, ha parlato di un uomo che, ogni domenica mattina, faceva andare a messa gli altri a pregare per lui. Ogni domenica, invece di andare a messa, chiedeva agli altri di pregare. Ma noi sappiamo che la preghiera è un fatto personale.
Siamo noi che dobbiamo avvicinarci a Dio. Anche in punta di piedi. Non importa come lo facciamo: ogni percorso spirituale è unico a sé.
Vi invitiamo a leggere e condividere questo testo, soprattutto con gli amici che tendono a non andare a messa alla domenica.
Chissà che, alla fine, non rifletteranno sull’importanza della preghiera individuale, cercando di porre rimedio a tutte le volte in cui non sono andati.
Alla domenica mattina, non andava a messa
Un uomo aveva l’abitudine di dire ogni domenica mattina a sua moglie. “Va’ in chiesa tu e prega per tutti e due”.
Agli amici diceva: “Non c’è bisogno che io vada in chiesa: c’è mia moglie che va per tutti e due”. Una notte quell’uomo fece un sogno. Si trovava con sua moglie davanti alla porta del Paradiso e aspettava per entrare.
Lentamente la porta si aprì e udì una voce che diceva a sua moglie.
“Tu puoi entrare per tutti e due!”.
La donna entrò e la porta si richiuse. L’uomo ci rimase così male che si svegliò. La più sorpresa fu sua moglie, la domenica dopo, quando all’ora della Messa si trovò accanto il marito che le disse: “Oggi vengo in chiesa con te”.
Sono io, sono io, sono io, o Signore, che ho bisogno di pregare. Non il diacono o il mio capo, ma io, o Signore, ho bisogno di pregare.
Non mia madre o mio padre, ma io, o Signore, ho bisogno di pregare. Sono io, sono io, sono io, o Signore, che ho bisogno di pregare.
Bruno Ferrero – Cerchi nell’Acqua