Il significato del digiuno e del Venerdì Santo. In questo giorno sacro, veneriamo la Passione di Gesù Cristo. Per tutti i cristiani cattolici, il Venerdì Santo è molto importante. Infatti, è il secondo giorno del Triduo Pasquale, ovvero segue il Giovedì Santo.
I fedeli si apprestano a commemorare e a ricordare la Passione e la Crocifissione di Gesù Cristo. Secondo la tradizione, dovremmo praticare il digiuno ecclesiastico. Tutti i fedeli, che abbiano un’età maggiore di 14 anni, dovrebbero astenersi dal mangiare carne.
Invece, i fedeli dai 18 anni fino ai 60 anni dovrebbero praticare il digiuno ecclesiastico. Durante il digiuno ecclesiastico, è possibile consumare un solo pasto nell’arco della giornata. Che cosa possiamo mangiare?
E’ importante, infatti, attenersi alla tradizione, perché è rispettando il nostro passato che possiamo capire chi siamo davvero.
Venerdì Santo: il significato del digiuno
Sono ammessi in quest’unico pasto il pesce, le uova e i formaggi. Qual è il significato del digiuno? Perché dovremmo farlo noi fedeli? Dobbiamo compiere un piccolo sacrificio per commemorare il sacrificio stesso di nostro Signore Gesù Cristo.
Lui si è sacrificato per noi, ha dato la vita per noi, portando sulla terra il Verbo. Con la Passione e la Crocifissione, Gesù ha espiato i suoi peccati e così dovremmo fare anche noi. Ma tuttavia è sbagliato affermare che il digiuno sia legato esclusivamente alla commemorazione.
Infatti, il suo è un significato profondo. Tutti i fedeli, infatti, prendono parte al digiuno in attesa della celebrazione del ritorno del Nostro Salvatore. Attenderemo la liberazione dalla morte e di conseguenza la sua resurrezione, che avverrà alla Domenica di Pasqua.
Voi vi attenete alla tradizione e seguite quanto detto? Conoscevate i motivi del digiuno del Venerdì Santo? Fateci sapere cosa ne pensate e come vivete questo giorno importante per i credenti. Dopotutto, è un significato profondo, che racconta la nostra storia.