Il 17 novembre è la giornata in cui si celebra la giornata mondiale del gatto nero. Si tratta di un’iniziativa nata per fronteggiare a testa alta tutte le credenze e superstizioni che sono legate a questi bellissimi animali.
Ovviamente, non si tratta di una data scelta in maniera casuale, difatti è stata scelta proprio perché novembre è il mese più triste dell’anno, mentre il giorno 17 è stato scelto proprio perché è il numero legato alla sfortuna.
Ma le varie storie sui gatti neri non sono recenti, difatti già nel Medioevo questo animale era associato all’inferno e al diavolo. Per ordine della chiesa infatti, dovevano essere cacciati.
Al contrario, durante il periodo degli antichi egizi e dei faraoni, il gatto nero era uno degli animali con maggiore importanza proprio perché era molto temuto dalle streghe. Nel caso in cui invece, fosse stato legato ad una di esse, sarebbe stato eliminato assieme ad essa con l’antico metodo del r**o.
Nel mentre, ad oggi sono più di mezzo milione le famiglie che festeggiano i propri gatti neri, ma mentre tanti sono amati e coccolati. Tanti altri invece sono randagi o insidiati in colonie feline che si trovano in pericolo a causa della superstizione.
Questo accade, nonostante sia stato scientificamente provato che porta bene, proprio come tutti gli altri gatti di qualsiasi colore e razza. E al contrario da ciò che si crede, il carattere del gatto nero è buono, educato, fedele e molto predisposto a socializzare.
17 novembre, giornata del Gatto Nero: Curiosità e leggende

Sono anche di indole libertina, difatti appena hanno l’occasione tendono a rimanere da soli e passare molte ore a contatto con la natura. Tra le varie leggende, c’è quella legata alla notte del 6 gennaio.
Essa racconta che: un gatto tigrato che accompagnava la Befana nella distribuzione dei doni, spinto dalla sua grande curiosità si era sporto dalla scopa, finendo così in un caminetto di una casa. A quel punto la Befana invece che arrabbiarsi, ha deciso di lasciare il suo amichetto a 4 zampe come dono alla famiglia.
La famiglia ha accolto il micetto con gioia e stupore, e da quel momento ha iniziato a vivere sulla terra. Da quel momento, i gatti neri hanno iniziato a girare accanto ai gatti tigrati. Con questa leggenda si vuole insegnare che i gatti neri sono simbolo di buona fortuna, poiché considerati un regalo della notte dell’Epifania.
Il loro significato nei vari Paesi
In Italia, negli Stati Uniti ed in Spagna, vedere un gatto che attraversa le strisce è segno di sfortuna. Questo perché nel Medioevo i cavalli erano spaventati dagli occhi gialli dei gatti, e da quel momento è nata la leggenda che il gatto nero accompagna il diavolo.
Proprio per questo in quel periodo, diversi Papi avevano ordinato di eliminare questo animale, così da allontanare il maligno. Mentre in paesi come il Giappone, Inghilterra e Scozia avere un gatto nero, è sinonimo di prosperità.
In Cina, il gatto nero è simbolo di povertà, fame e miseria; mentre in Germania se l’animaletto attraversa la strada da sinistra a destra significa fortuna, al contrario significa che porta sfortuna. Infine, in Lettonia, quando nasce un gatto nero è simbolo di un buon raccolto nel futuro immediato.
Gli animalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, hanno scritto una loro idea sullo istituzionale questa data: “Mentre oggi festeggiamo i meravigliosi gatti neri. Nella giornata che è a loro dedicata, non dimentichiamoci che molti di loro vivono nelle colonie, mentre i rifugi ne sono pieni”.
“È ora di cambiare, quei tempi sono passati ed ecco il motivo per cui abbiamo trasformato questa giornata in una festa contro tutte le sfighe e per l’abbattimento delle superstizioni”.