Ansia e alimentazione: qual è il legame? Molte abitudini alimentari possono influire in modo positivo e negativo sul nostro umore. Questo accade soprattutto a coloro che soffrono di ansia, non a caso sempre più esperti consigliano di calibrare l’alimentazione In modo tale da poter vivere meglio il nostro quotidiano.
Quali sono le abitudine che devono essere cambiate a tavola per far fronte ai sintomi derivanti appunto dall’ansia in sé? Si può controllare l’assunzione di caffè durante la giornata.
Quanto detto accade perché la caffeina è considerata una sostanza eccitante capace di mettere sotto stress il nostro corpo molto più di quello che immaginiamo. Non a caso la caffeina influisce anche sul nostro modo di dormire e di affrontare la notte. Ansia e insonnia sono spesso l’uno sinonimo dell’altro.
Ma il tutto non finisce qui, dato che per migliorare il nostro status è importante correggere determinate abitudini alimentari che possono influire negativamente all’ansia e sostituire con cibi invece che possono aiutarci a vivere meglio.
Ansia e alimentazione
Nel momento in cui si soffre di ansia la cosa da tenere in conto è quella se nel frangente si eseguono già delle terapie a base di probiotici, in tal caso il consiglio che spesso viene dato è quello di rivedere la propria dieta e cambiarla in modo da incentivare la profilazione dei batteri intestinali buoni.
In casi come questi è sempre bene optare per una dieta fodmap povera di carboidrati scarsamente assorbiti nell’intestino tenue e che diminuisce la fermentazione e profilazione di batteri cattivi.
In ogni caso è sempre bene consultarsi con il proprio medico nutrizionista e valutare l’opzione di integrale e molte più fibre nella vostra alimentazione. Così la parete addominale e diminuire che queste si irrigidiscono ulteriormente con gli effetti collaterali dell’ansia.
Il team di ricercatori della Jiao Tong University, che si è occupato approfonditamente del tema con una serie di studi e ricerche, nella rivista General Psychiatry sulla possibilità di curare l’ansia a tavola scrive.
“Tutto considerato, più di metà degli studi che abbiamo analizzato dimostra un effetto positivo della regolazione del microbioma intestinale sui sintomi dell’ansia. Gli approcci non basati sui probiotici sono risultati i più efficaci”.