Al tavolo solo con mascherina e prenotazione, e bisogna firmare la liberatoria. Bar e ristoranti nella Fase 2 del Coronavirus, quali saranno i possibili cambiamenti a cui dovremo abituarci. Sul tavolo ci sono delle ipotesi.
A parlare è stato Fabio Acampora, che lavora a Milano ed è il vicepresidente Epam. Le sue ipotesi indicano la presenza della mascherina, ovviamente le prenotazioni e una possibile firma alla liberatoria. Cosa dobbiamo aspettarci.
Il Coronavirus ha posto in difficoltà le attività, le aziende, ma il turismo, i ristoranti e i bar si ritrovano in alto mare durante la riapertura. Ed è necessario studiare delle precauzioni per continuare a fare la prevenzione dei contagi del Coronavirus.
Tra le ipotesi, per esempio, c’erano le barriere in plexiglass, per separare i clienti nel modo migliore. Ma non è stata molto apprezzata dai ristoratori, che hanno preferito puntare sulla riduzione dei tavoli, per una questione di spazio.
Da evitare in ogni modo i piccoli assembramenti fuori dal ristorante per attendere il posto. Non ci saranno dunque le file fuori, ma si procederà con le prenotazioni. Un passo piuttosto importante per non creare disagi.
Bar e ristoranti: come saranno dopo il Coronavirus
Fabio Acampora spiega a Leggo, ad esempio, che sarà introdotto il doppio turno, con uno alle 19,30 e il secondo alle 21,30. Difficilmente si potranno tenere happy hour o semplicemente andare al buffet, quindi niente aperitivi per ora.
I camerieri, proprio come accadrà nei negozi per le commesse, dovranno indossare guanti e mascherine. I locali saranno sempre puliti e sanificati, e si seguirà un ciclo di pulizie per mantenere gli ambienti nel modo migliore.
Un aspetto importante che Acampora sta valutando è di inserire delle liberatorie. Dovranno essere firmate in particolare quando si mangia insieme agli altri ospiti. E’ probabile che in alcuni casi si misurerà anche la temperatura.
Saranno segnati gli orari, i nomi e i cognomi delle persone che vanno al ristorante. Ciò avverrà perché, in caso di possibili contagi, sarà indispensabile riuscire a rintracciare la persona per comunicare la positività al Coronavirus.
Come ammette lo stesso Acampora, sarà molto dura, in particolare agli inizi. Dovranno cambiare molti aspetti, e anche se non tutti i ristoranti approveranno delle misure simili, la prevenzione dei contagi rimarrà la colonna portante durante la Fase 2.