Più di 7 milioni di italiani combattono contro la cefalea cronica. Da qualche giorno, si sta discutendo della proposta di legge per farla diventare malattia sociale e richiedere l’invalidità.
Alcuni lo definiscono “semplice mal di testa“, ma in realtà questi attacchi ci lasciano senza forze fisiche e mentali. Sono molti i danni non solo sociali, ma anche economici che causano.
Per fare la richiesta di invalidità, dobbiamo tuttavia dimostrare di soffrire di cefalea cronica da un anno.
Dovrete anche avere con voi il certificato della diagnosi, rilasciato in un Centro della Cura e della Diagnosi delle Cefalee.
Quali sono le forme di emicrania che rientrano nella proposta di invalidità? Citiamo l’emicrania cronica (e ad alta frequenza), la cefalea cronica e a grappolo, l’emicrania parossistica cronica. Rientrano anche la cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata e l’emicrania continua.
Del provvedimento, che rivede i testi della Dem Giuditta Pini e della leghista Arianna Lazzarini, si sta attualmente discutendo in camera.
Probabilmente, sarà rivisto definitivamente poco dopo le feste di Pasqua. La proposta ha un articolo e due commi.
OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, pone questo disturbo al terzo posto nella classifica delle malattie invalidanti.
Lazzarini afferma che il 12% degli italiani ne soffrono: 7 milioni, dunque. Pini, invece, aggiunge che ci troviamo di fronte a un grande riconoscimento: già vent’anni fa un provvedimento simile era stato portato in Camera, senza successo.