Un’operazione delicata, un doppio trapianto fegato-rene è avvenuto all’Ospedale Niguarda di Milano, diretto dal dottor Luciano De Carlis.
Ad oggi, è il primo caso eseguito in Italia. La donna aveva una policistosi epatorenale, che incide sulla crescita dei reni e del fegato.
I migliori specialisti hanno preso parte all’operazione: l’equipe ha dapprima studiato e approfondito il metodo migliore per eseguire il trapianto. Il fegato della donna pesava oltre 10 kg.
Ci sono voluti quasi tre giorni, circa 50 ore, per terminare l’operazione. Il rene della donna, infatti, è rimasto perfuso, ovvero inserito in una macchina ipotermica, con circolazione assistita artificialmente.
Dal Niguarda, sono giunte molte informazioni a riguardo. Anzitutto, si sono affidati a un moderno protocollo realizzato negli Stati Uniti. In Italia, nessuno lo aveva mai provato.
Il responsabile dell’equipe, Luciano De Carlis, afferma che il protocollo statunitense ha aumentato la percentuale di riuscita dell’intervento e ridotto possibili complicanze alla salute della donna.
Il trapianto in due tempi ha permesso, infatti, di salvaguardare gli organi. Circolazione extracorporea, farmaci vasopressori, transitoria ipotermia: questi sono stati i fattori vincenti.
Dopo il trapianto del fegato, sono passati al trapianto dei reni, tenuti appunto nella macchina da perfusione. Ciò ha messo la ricevente in condizioni migliori per affrontare l’operazione e non incorrere in fasi di rigetto.