Il Papa proclama 10 nuovi Santi per la Chiesa. Ebbene, domenica 15 maggio alle ore 10, sul sagrato della Basilica di San Pietro il Papa ha presieduto la celebrazione eucaristica ed il rito della canonizzazione di dieci beati.
Cinque sono italiani e tra questi ci sarebbero sacerdoti e religiose fondatori di Istituti religiosi.
Cinque gli stranieri, e tra questi ci sarebbe Charles de Foucauld. Scopriamo insieme chi sono e per quale motivazione hanno ricevuto la beatificazione.
Il Papa proclama 10 nuovi Santi per la Chiesa, chi sono
Come abbiamo anticipato, la scorsa domenica il Papa ha proclamato 10 nuovi beati. Cinque di loro sono italiani. Tra questi ci sono Luigi Maria Palazzolo, ovvero un sacerdote nonché fondatore dell’Istituto delle suore poverelle Istituto Palazzolo.
Ed ancora Giustino Maria Russolillo, noto sacerdote e fondatore della società delle DIvine vocazioni e della Congregazione delle suore delle divine vocazioni.
Beata anche Maria DOmenica Mantovani la cofondatrice e prima superiora generale dell’Istituto delle Piccole suore della Sacra Famiglia.
Tra gli italiani citiamo ancora Maria Francesca di Gesù Rubatto che è stata la fondatrice delle Suore Terziarie cappuccine di Loano.
Infine Maria Gesù Santocanale la fondatrice delle suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes.
Tra gli stranieri, il Papa invece ha proclamato beati Titus Brandsma, Lazzaro Devasahayam Pillai, César de Bus, Marie Rivier e Charles de Foucauld.
Si tratta tutte di figure di testimoni della fede diverse tra loro ma unite da un grande amore per la preghiera e l’impegno al servizio dei più bisognosi.
Il Papa ha definito queste personalità “periferie esistenziali del mondo”.
Persone dotate di una grandissima umanità, prossimità e umiltà che hanno fatto di tutto per poter aiutare gli altri ed essere per loro fonte di sostegno.
“Mentre tristemente nel mondo crescono le distanze e aumentano le tensioni e le guerre, i nuovi santi ispirino soluzioni di dialogo specialmente nel cuore e nella mente di quanti ricoprono incarichi di grande responsabilità e sono chiamati ad essere protagonisti di pace e non di guerra”. Queste le parole del Papa.