“Padre mi battezzi, io voglio vivere”, la richiesta di amore e conversione di un 19enne malato terminale. Un giovane che si trovava in un ospedale di Caracas stava per morire. Un giorno fece una richiesta molto particolare.
Quale? “Padre, io voglio vivere”, e chiese ancora di essere battezzato. Questo è un racconto di amore e di conversione che arriva direttamente dal Venezuela.
Tutto ebbe inizio all’inizio dell’Avvento, quando un gruppo di volontari, tutti accompagnati da un giovane sacerdote, visitarono un noto ospedale della capitale venezuelana, Caracas.
Questi si erano preparati per andare a rallegrare le strutture sanitarie durante il mese di dicembre, cantando e suonando, offrendo tanti doni e cibi tipici.
Il gruppo si recò presso l’Hospital Luiz Razetti e una volta li accadde qualcosa che difficilmente tutti scorderanno. Per tutti i volontari si è trattato di un’esperienza che ha fatto capire loro l’importanza di avere con sè un sacerdote in alcuni momenti.
Padre Vivas si trovava all’interno di una stanza, il gruppo era in visita in un’altra. Improvvisamente una delle volontarie sarebbe andata a chiedere aiuto al Padre, chiamandolo a gran voce. “Padre, c’è urgente bisogno di lei!”. A quel punto il sacerdote sarebbe accorso, trovando un giovane ragazzo di soli 19 anni purtroppo in fase terminale.
E’ stato Padre Nicanor Vivas a raccontare molto emozionato quale sia stata la richiesta del giovane. “Padre, mi battezzi! Per favore, lo faccia ora, perchè voglio vivere”. Fu una richiesta molto semplice, ma diretta e molto significativa.
“Padre io voglio vivere”, questa la richiesta di un giovane malato terminale
Il sacerdote durante il racconto avrebbe detto “Mi è venuta voglia di piangere”. “Quel ragazzo mi ha chiesto di battezzarlo per poter fare la prima Comunione, perchè voleva vivere”, avrebbe aggiunto ancora il sacerdote. Il giovane sostanzialmente avrebbe chiesto un miracolo solo per continuare a vivere.
“Mi ha detto ‘Padre, sono evangelico ma voglio battezzarmi’. E questo fa riflettere. Si studia tanto, si accumula conoscenza, ma poi si viene disarmati dalla semplicità di una richiesta. E ho dato tanto valore al fatto di essere presente lì, in quella circostanza!
Il ragazzo mi ha mostrato un’immagine di José Gregorio Hernández che aveva con sé. ‘So che José Gregorio mi curerà’, diceva. ‘Ma per favore, mi battezzi perché mi possa comunicare’. È stato molto forte. La fede di quel ragazzo era commovente. Per me è stato difficile trattenere le lacrime”.
Con queste parole avrebbe proseguito il racconto Padre Nicanor. Quest’ultimo gli avrebbe chiesto quanti anni avesse, giusto per capire se potesse decidere da solo. La madre a quanto pare non era tanto d’accordo. Il prete ad un certo punto avrebbe preso le mani della donna, l’avrebbe guardata ed avrebbe visto nei suoi occhi lo sguardo di Dio.
Il giovane si sarebbe girato verso lo zio chiedendo di essere il padrino, ma lui si sarebbe rifiutato. Una delle signore volontarie si offrì volontaria e divenne la sua madrina. Il giovane, come riporta Aleteia venne battezzato proprio lì, in ospedale. Dopo due giorni purtroppo il giovane morì, ma lui finalmente aveva esaudito il suo sogno.
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Photo via evidenza: nossasenhoravotuporanga