Invoca l’aiuto del poverello d’Assisi con queste cinque importanti preghiere che, nel corso degli anni sono state recitare da importanti volti. Tra tanti infatti possiamo citare Maria Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II. Queste suppliche ci aiuteranno ad avvicinarci a San Francesco d’Assisi invocando la sua bontà, il suo amore ma soprattutto il suo grande amore verso il prossimo.
Ritagliamoci un momento tutto per noi e grazie a queste cinque preghiere ringraziamo San Francesco per tutto ciò che fa per noi quotidianamente. Rendiamo grazie a lui per la sua grande dolcezza e per tutte le grazie che, nel corso della vita ha realizzato per noi. Apriamo i nostri cuori e lasciamoci abbracciare dal Santo e invochiamo il suo aiuto per superare i nostri momenti difficili.
La quotidianità a volte può essere davvero complicata e chiedere aiuto al poverello d’Assisi può alleggerire le nostre preoccupazioni e il nostro stress. Grazie a queste meravigliose preghiere, potremo invocare il sostegno di questo Santo chiedendogli un consiglio.
Invoca l’aiuto del poverello d’Assisi: recita a San Francesco queste 5 preghiere
Preghiera recitata da Madre Teresa di Calcutta nel 1986 durante l’incontro con Giovanni Paolo II.
Rivolgiamo la nostra preghiera a Francesco d’Assisi; lui che seguì alla lettera gli insegnamenti del Padre. Ci insegnerà ad amare. Ci insegnerà a capire, ci darà coraggio di condividere. Condividere è l’espressione di un grande amore. Francesco ci insegnerà a donare sino alla sofferenza, con letizia estrema! Amen.
Preghiera recitata da Giovanni Paolo II recitata nella Basilica di San Francesco il giorno 5 novembre del 1978.
Tu, che hai tanto avvicinato il Cristo alla tua epoca, aiutaci ad avvicinare Cristo alla nostra epoca, ai nostri difficili e critici tempi. Aiutaci! Questi tempi attendono Cristo con grandissima ansia, […] Non saranno tempi che ci prepareranno ad una rinascita del Cristo, ad un nuovo Avvento? Noi, ogni giorno, nella preghiera eucaristica esprimiamo la nostra attesa, rivolta a lui solo, nostro Redentore e Salvatore, a lui che è compimento della storia dell’uomo e del mondo.
Aiutaci, san Francesco d’Assisi, ad avvicinare alla Chiesa e al mondo di oggi il Cristo. Tu, che hai portato nel tuo cuore le vicissitudini dei tuoi contemporanei, aiutaci, col cuore vicino al cuore del Redentore, ad abbracciare le vicende degli uomini della nostra epoca.
I difficili problemi sociali, economici, politici, i problemi della cultura e della civiltà contemporanea, tutte le sofferenze dell’uomo di oggi, i suoi dubbi, le sue negazioni, i suoi sbandamenti, le sue tensioni, i suoi complessi, le sue inquietudini… Aiutaci a tradurre tutto ciò in semplice e fruttifero linguaggio del Vangelo. Aiutaci a risolvere tutto in chiave evangelica, affinché Cristo stesso possa essere «Via, Verità, Vita» per l’uomo del nostro tempo. […] Amen.
Papa Francesco e la preghiera per San Francesco durante la visita ad Assisi il giorno 4 ottobre del 2013.
Ti prego dunque, o Signore Gesù Cristo, padre delle misericordie, di non voler guardare alla nostra ingratitudine, ma di ricordarti sempre della sovrabbondante pietà che in [Assisi] hai mostrato, affinché sia sempre il luogo e la dimora di quelli che veramente ti conoscono e glorificano il tuo nome benedetto e gloriosissimo nei secoli dei secoli. Amen.
La seconda supplica che il papa ha dedicato a San Francesco è stata in occasione il 1° maggio del 2013. Eccola qui di seguito da recitare nella giornata di oggi:
O Francesco d’Assisi, intercedi per la pace nei nostri cuori. Amen. Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
L’ultima preghiera nei confronti di San Francesco d’Assisi
Ultima ma non per importanza è la supplica recitata dal Cardinal Ersilio Tonini.
Francesco tu per me sei stato la creatura in cui Cristo Signore ha esaltato la libertà di Dio. O caro Francesco, nel pensare a te, mi viene in mente mia madre, contadina con la terza elementare, che mi diceva: «Quello che il Signore vorrà da te, lo vorremo anche noi».
Ho capito che per mia madre, caro Francesco, non ero importante perché riuscivo meglio dei miei fratelli o dei miei compagni di scuola, ma per un’altra cosa: perché Dio esprimeva in me la gioia dei doni che aveva posto nella mia esistenza.
O caro Francesco, sono dinnanzi a te con le mie mani rugose che vogliono rappresentare le mani di tutta l’umanità. Mi vengono in mente le mani dei miei genitori perché quelle mani hanno manifestato non solo la capacità di lavorare e trasformare, ma sono state capaci soprattutto di accarezzare, di incoraggiare, di aprire spazi per il mondo intero.
Aiutaci a far sì che le nostre mani possano far risplendere la nostra umanità nella umanità di Colui che tu hai seguito senza sconti, che possano aiutarci a far risplendere ogni creatura come hai fatto tu. O caro Francesco (..) Aiutaci dunque a guardare in alto per far sì che il nostro sguardo accenda luci di gioia, di fraternità, di pace nel guardare il mondo. Amen.