Preparare la carbonara è un’arte. Questo primo piatto è uno dei più famosi e apprezzati al mondo. Quando i turisti vengono in visita in Italia, vogliono mangiare due piatti: la pizza e la carbonara.
Ne consegue che anche i ristoranti che non si trovano a Roma preparano questa ricetta, rendendola più “turistica”. E qui entriamo in gioco noi: quali sono gli errori più comuni che si compiono?
La preparazione di questa ricetta è tanto semplice quanto complessa. Il motivo è presto detto: la carbonara è anche e soprattutto chimica, come nel caso della pizza.
Siete pronti a scoprire quali errori non dovreste mai fare durante la sua preparazione? Cominciamo!
Il primo errore è il più comune: bisogna utilizzare la pancetta o il guanciale? Riguardo all’invenzione della carbonara, in tanti affermano che sia avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’esercito americano aveva a disposizione uova in polvere e bacon: utilizzarono la pasta italiane e così nacque il mito. Altri, invece, dicono che sia una ricetta di origine contadina.
In effetti, le uova e il “grasso” non mancavano mai in ogni fattoria. La ricetta depositata, ovvero l’originale, prevede che si utilizzi il guanciale, mai la pancetta.
Il secondo errore è nella cottura del guanciale. Il guanciale va rosolato da solo, senza l’aggiunta di olio o di burro, perché sarà lui stesso a “spurgarlo”.
Pancetta, albume, burro, cipolla… non è una carbonara!
E adesso arriviamo al terzo errore: l’albume! Tecnicamente, dovremmo preparare un composto con tuorlo (uno a persona) e pecorino. Il composto dovrebbe risultare abbastanza duro e omogeneo.
In seguito, il composto andrà saltato con la pasta e con un cucchiaio o due di acqua di cottura bollente. Il segreto per ottenere una carbonara perfetta è proprio di usare l’acqua di cottura, ricca di amido, che vi aiuterà a legare al meglio gli ingredienti.
Se usate la cipolla o l’aglio, state “tradendo” la Patria. Né nella carbonara né nell’amatriciana, infatti, è previsto l’utilizzo di questi ingredienti.
Per quanto riguarda il pepe, vi consigliamo di utilizzare quello in grani, che potrete macinare e tostare in una padella a parte. Vi aiuterà a dare più sapore alla pasta.
In ultimo, quando versate il composto del tuorlo e del pecorino, ricordate di spegnere il fuoco.
Una battuta molto famosa, che si legge ultimamente in giro sul web, è la seguente: meglio n’intenzione, che ‘na frittata! Sarà l’acqua della pasta, a 100°C, a pastorizzare i tuorli.
Buon appetito!