A ventisei anni dalla scomparsa di Nicholas Green, deceduto mentre era in vacanza in Calabria con la sua famiglia, possiamo imparare ancora qualcosa. Nicholas Green è deceduto per colpa di un maledetto proiettile. Un proiettile che non era diretto a lui, bensì a un gioielliere della zona.
La famiglia era in vacanza in Italia: venivano da lontano, dall’America. Che il Sud Italia sia sempre stato, purtroppo, piegato alla mafia lo sappiamo tutti.
Non possiamo voltarci dall’altra parte, soprattutto quando accadono cose del genere, anche a distanza di anni. La solidarietà è stata proprio la lezione che Nicholas ci ha impartito e non dobbiamo dimenticare.
Il 29 settembre del 1994, Nicholas ha trovato la morte lungo la Salerno-Reggio Calabria. I genitori volevano fargli vedere l’Italia, quel luogo magico e incantato, per cui gli Americani provano tanto amore e rispetto.
Il proiettile, come avevamo detto prima, non avrebbe dovuto colpire il piccolo. La macchina su cui viaggiava era la stessa di un gioielliere.
La criminalità della zona stavano organizzando una truffa e un rapimento ai danni del gioielliere. Poi, hanno visto l’auto su cui viaggiava Nicholas con la sua famiglia.
E hanno colpito un innocente, un piccolo angelo che aveva tanti sogni in tasca e una vita ancora da scoprire.
La lezione di Nicholas: sono passati 26 anni dalla sua scomparsa
Nicholas era stato trasportato d’urgenza al Policlinico, ma per lui non ci fu nulla da fare. I genitori erano distrutti dalla notizia: come potevano aver perso così il loro grande amore?
Soffrì molto, Nicholas: durò giorni il suo calvario. Tuttavia, i genitori decisero di compiere un grande gesto, il più grande che si possa mai fare.
Decisero di donare gli organi del proprio bambino ai meno fortunati. Due pazienti, grazie al trapianto di cornee, riuscirono a vedere di nuovo.
Sette persone sono state salvate da Nicholas: erano in fin di vita.
Il padre del bambino, Reginald, decise di scrivere due libri sulla vita di suo figlio, per fare in modo che non fosse mai dimenticato. A Hollywood hanno anche girato un film.
Ad oggi, Michele Iannello, responsabile della del piccolo, è stato condannato all’ergastolo e si trova in carcere. A lungo Iannello si è detto innocente.
Sono state aperte diverse inchieste negli anni, che sono sempre e solo giunte a una conclusione: Michele Iannello è colpevole di avere strappato una giovanissima vita.
Ciao Nicholas.
Nessuno deve dimenticare mai la lezione di Nicholas, soprattutto le persone che vivono grazie a te.