La scienza lo conferma tenersi per mano, un gesto così semplice ma che al tempo stesso offre tantissimi benefici a chi lo fa. A dirlo è stato uno studio scientifico che ha confermato come questa semplice azione possa generare ripercussioni positive per corpo e mente.
Come dice la scienza Il tenersi per mano è un gesto molto semplice che si impara fin da bambini. Quando si è bambini, infatti, i genitori tendono a darci la mano per farci sentire al sicuro e per accompagnarci nei primi passi del cammino della vita.
Man mano che si cresce si tende poi a lasciare la mano dei genitori per cercare quella del proprio partner. Sia che si tratti della mano di nostra madre, sia di quella della nostra/o fidanzata/o i vantaggi sono tantissimi.
Tenersi per mano avrebbe, infatti, proprietà calmanti poiché ridurrebbe la quantità di cortisolo, l’ormone dello stress, abbassando la pressione sanguigna e rallentando la frequenza cardiaca.
Quando si prende per mano un’altra persona, inoltre, viene favorito il rilascio dell’ossitocina, l’ormone delle carezza e delle coccole (per intenderci), con l’importante conseguenza di far scaturire dei sentimenti di affetto, fiducia e vicinanza.
Tenersi per mano fa bene: la scienza lo conferma
Addirittura una persona anziana che stringe la mano ad un’altra persona, potrebbe avere dei benefici che potrebbero essere paragonati all’assunzione di un farmaco!
Viceversa, soprattutto quest’ultima generazione più propensa al contatto virtuale piuttosto che quella fisico, potrebbe subire delle negative conseguenza da questo stile di vita.
Le nuove tecnologie, infatti, allontanano sempre di più gli essere umani dal contatto fisico e diretto con una conseguente carenza di affetto vero.
L’assenza di coccole e contatto fisico diretto, può aumentare il rischio di problemi mentali, come ansia e depressione. Infine, uno studio scientifico su 22 coppie, ha dimostrato che tenersi per mano consente la sincronizzazione delle onde cerebrali.
Gli esperimenti condotti hanno rilevato come il dolore si riducesse solo quando lui o lei dava la mano al proprio partner.
L’empatia che si sprigiona attraverso il contatto fisico, aiutava il cervello a gestire il dolore al meglio, facendo così scaturire un effetto analgesico e antidolorifico.