La storia di Giuseppe Ulleri, 61 anni, di origini italiane. L’uomo si trovava al Manchester Royal Infirmary nel 2016, come riporta Express.co.uk.
Per circa dieci giorni, il personale ospedaliero non lo ha nutrito. Chiamato “Joe” dalla famiglia e dagli amici, era stato portato in ospedale a seguito di una caduta.
Non appena ricoverato, Giuseppe aveva manifestato qualche problema a ingoiare il cibo e a muoversi. Allora, il personale aveva deciso di utilizzare un sondino nasogastrico per alimentarlo.
In seguito, Giuseppe rimosse il sondino: nessuno, in ospedale, si preoccupò di controllare lo stato del sondino e di alimentare nuovamente il paziente.
Questo è quanto ha riportato la famiglia ai notiziari inglesi. A riguardo, è stata aperta subito un’inchiesta dalla Corte di Manchester, supportata anche dalle affermazioni del coroner.
Il coroner, Angharad Davies, ha confermato l’ipotesi dei familiari: il sondino ha alimentato Giuseppe per un solo giorno. Inoltre, l’uomo riportava diverse fratture per colpa della caduta e presentava un’aspirazione polmonare.
La causa ufficiale di morte è la polmonite, stando a quanto hanno asserito i medici dell’ospedale. Il decesso ha sconvolto la famiglia.
Sin da subito, i familiari hanno lottato per condividere la storia di Giuseppe e per rendere giustizia al figlio.
Durante l’udienza di questi giorni, Giovanni, il fratello, ha raccontato la sua esistenza, il suo modo di vivere. Era una persona solare, che sapeva regalare a tutti un sorriso. Sentono la sua mancanza ogni giorno. “Impossibile credere che non lo rivedremo mai più.”