Le hanno diagnosticato un cancro. La storia che stiamo per raccontarvi ha come protagonista una ragazza di 23 anni dell’Arizona la quale è morta a causa di un cancro al cervello nel 2013.
Si chiamava Kim Suozzi, e come abbiamo detto. Era una ragazza di soli 23 anni la quale è deceduta purtroppo a causa di un brutto male. Il suo unico desiderio era quello di conservare i propri ricordi.
È una storia piuttosto commovente, ma anche una storia che comunque ci fa tanto riflettere e che è stata raccontata soltanto qualche giorno fa dal New York Times.
Kim era una ragazza appassionata di scienze e frequentava il primo anno della Truman State University e la sua vita pare svolgesse normalmente così come ogni altra ragazza ventenne, ma presto Purtroppo è cambiato tutto.
La 23enne Infatti iniziò a soffrire di emicrania e poi ebbe un ictus, fino a che i medici.Non le diagnosticarono il glioblastoma ovvero un cancro aggressivo forse il più maligno fra i tumori del sistema nervoso centrale.
Si trattava purtroppo di un tumore al cervello incurabile e le aspettative di vita per la ragazza erano davvero basse, non sarebbe durata più di 6 mesi.
Tuttavia la fiducia nella scienza la portò a fare una decisione piuttosto insolita.
Diagnosticato un cancro in giovane età
La Ragazza fece congelare il suo cervello per poter preservare i ricordi attraverso la criogenia e mentre affrontava ciclo di chemioterapia, la ragazza decise di rivolgersi alla principale fondazione statunitense che da anni esegue la criogenia umana.
Ad oggi la criogenia si limita alla preservazione a basse temperature dei corpi di uomini e di animali che la medicina oggi non è in grado di tenere in vita.
La Ragazza aveva deciso di affidarsi alla scienza fiduciosa che un giorno potessero esserci dei modi per poter guarire da questo tumore.
Tuttavia però c’era un problema ovvero il costo di questo trattamento che ammontava a 35.000 dollari che la ragazza ovviamente non aveva. In suo aiuto Arrivò un gruppo di entusiasti della criogenia che grazie ad una raccolta di Fondi sono riusciti a raggiungere questa cifra.
Tuttavia visto che il tumore proseguiva la ragazza decise di accelerare la morte così smise di mangiare e di bere. «Mamma e papà, so che probabilmente rispettereste i miei ultimi desideri», disse in un video Kim, «ma Josh mi conosce meglio».
Un attimo prima che la ragazza si spegnesse, il fidanzato chiamò infermieri e tecnici della fondazione per iniziare la procedura di congelamento e ed effettuare tutte le procedure necessarie per non fare sciogliere i vasi sanguigni nel cervello della donna.
Grazie all’azoto e al ghiaccio, il corpo della ragazza venne congelato e così Kim morì.
Ma a questo punto bisogna chiedersi Kim è davvero morta oppure la sua vita al momento è soltanto sospesa?
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