Il miracolo di Ciprian merita di essere raccontato. Ciprian era un ragazzo rumeno, che era nato con le ossa del cranio che non erano saldate bene. Tutto il mondo conosce la storia di Ciprian e di come Madre Teresa di Calcutta gli ha salvato la vita.
Per essere nato con questa malformazione, Ciprian era stato abbandonato all’Orfanotrofio. Madre Teresa, che vi era andata in visita, ha deciso di adottare momentaneamente il bambino per permettergli di fare l’operazione. L’ha portato a Roma, al Policlinico Gemelli.
Nessuno voleva adottare Ciprian. Madre Teresa gli ha dato una grandissima possibilità, la possibilità di salvarsi e di essere finalmente adottato. La società tede ad escludere la fragilità, tende a scacciarla via, a lasciare indietro i più deboli.
Madre Teresa, invece, ha sempre voluto sostenere i più fragili, i più deboli, che avevano un grande cuore e avevano solo bisogno che qualcuno credeva in lui. Il miracolo di Ciprian, l’incontro con Madre Teresa è stato la sua salvezza.
La storia del miracolo di Ciprian
Al momento della nascita, i medici avevano detto che era già un miracolo. Infatti, venuto al mondo con le ossa del cranio non saldate bene, Ciprian comunque è vivo. Respira, sta “bene”. La madre lo abbandona e lo portano in orfanotrofio.
L’orfanotrofio per i “casi incurabili” prende a cuore la storia di Ciprian. Non avevano cibo a sufficienza per tutti i bambini, non avevano cure sperimentali né condizioni di igiene buone. Inoltre, Ciprian era anche cieco all’occhio sinistro.
Alla fine, Ciprian è adottato prima di Madre Teresa, che lo porta a Roma, e in seguito il suo tutore legale diventa una religiosa delle Suore Missionarie della Carità. Quando compirà 15 anni, Ciprian andrà al Serafico di Assisi, dove ricomincerà la sua vita.
Qui Ciprian diventa un attore negli spettacoli teatrali, ma anche un pittore, un marciatore e persino un giorno compirà il cammino di Santiago de Compostela. Ha anche vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi Speciali nel 2014 per il nuoto. A Ciprian, un miracolo di Madre Teresa.